COMUNITA’ MONTANA: PASTICCIO IN CONSIGLIO COMUNALE, PDL VA SOTTO MA VUOLE I VOTI DELLA MAGGIORANZA. PASSANO PROFILI, SPEDALIERI E ALLEORI. CHI HA TRADITO NEL PD? - Tuttoggi.info

COMUNITA’ MONTANA: PASTICCIO IN CONSIGLIO COMUNALE, PDL VA SOTTO MA VUOLE I VOTI DELLA MAGGIORANZA. PASSANO PROFILI, SPEDALIERI E ALLEORI. CHI HA TRADITO NEL PD?

Redazione

COMUNITA’ MONTANA: PASTICCIO IN CONSIGLIO COMUNALE, PDL VA SOTTO MA VUOLE I VOTI DELLA MAGGIORANZA. PASSANO PROFILI, SPEDALIERI E ALLEORI. CHI HA TRADITO NEL PD?

Gio, 22/10/2009 - 18:16

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Il teatrino della politica ha riaperto il sipario con uno ‘spettacolo’ di quelli capaci di fornire molti spunti a comici come Crozza o i Guzzanti (Corrado e Sabina). L’ultima macchietta si è verificata al Consiglio comunale di Spoleto chiamato ad eleggere i 3 rappresentanti da inserire nel Consiglio della Comunità Montana del Subasio e Monti Martani, ente nel quale Spoleto ha deciso di aderire solo nei giorni scorsi (clicca qui). Tre poltrone in tutto, 2 alla maggioranza, 1 all’opposizione.

Che sarebbe stata una giornataccia lo si era già intuito con il Pdl che, pur avendo votato contro l’ingresso di Spoleto nella Comunità Montana, pretendeva un suo rappresentante (qui). L’altra parte dell’opposizione, specie quella della Lista Rinnovamento, puntava invece su Gianmarco Profili, membro del Gruppo Misto e con una legislatura alle spalle nel fu ente montano spoletino.

Il voto separato – la presidenza del consiglio propone di procedere con il voto separato che sembra garantire maggiormente (e democraticamente) la procedura. Dunque il centro sinistra voterà per i 2 rappresentanti indicati da Pd e Psi, l’opposizione per il posto rimanente. Nessuno si oppone e mentre si vota viene anche chiarito che, in caso di parità di voti, sarà eletto il consigliere “anagraficamente più anziano”. Regole semplici, chiare, che anche un bimbo comprenderebbe. E sulle quali nessuno si oppone. La maggioranza indica in modo compatto Paolo Spedalieri ed Enzo Alleori. L’opposizione risulta invece spaccata: il Pdl indica Alessandro Cretoni, gli altri gruppi di minoranza Gianmarco Profili.

L’esito – in pochi minuti il centro sinistra elegge Paolo Spedalieri (16 voti) ed Enzo Alleori (13). Ma lo spoglio regala una sorpresa. 3 consiglieri infatti, presumibilmente tutti del Pd, scrivono sulla scheda il nome di Alessandro Cretoni. Difficile dire se si è trattato di un vero e proprio tradimento o se i 3 sono duri d’orecchi. Fatto è che la ‘mossa’ viene ben presto utilizzata dal Pdl. Il voto dell’opposizione, infatti, assegna un netto pari: 6 preferenze ciascuno per Cretoni e Profili. E siccome l’ex anneista è nato nientepopodimenoche 4 anni e 19 giorni prima dell’ex forzista Cretoni, appare logico ai più che ad essere eletto sia il primo (per gli amanti delle curiosità Profili ha visto la luce il 25 aprile 1974, il collega il 14 giugno 1978). Ma ecco il tocco di genio, l’elezione… creativa. La prima proposta è di Wolfgang Bernelli che chiede di ritenere validi anche i voti (non validi) del centro sinistra. Lo segue a ruota Maurizio Hanke che senza mezzi termini parla di “voto bulgaro”. Chiude le dichiarazioni Petrini che annuncia un ricorso sull’esito dell’elezione.

Lo sbotto – se per eleggere i 3 neoconsiglieri il consesso ha impiegato meno di un quarto d’ora, per discutere sull’opportunità della nomina, i magnifici 30 ci mettono quasi un’oretta buona. Fabrizio Cardarelli chiede ironicamente a presidente e segretario generale se “il voto separato esiste o è una pura invenzione. Questa discussione mi sembra assurda, il voto separato garantisce proprio la minoranza da eventuali commistioni con chi governa. E’ ora che l’opposizione faccia l’opposizione, e la maggioranza la maggioranza”. L’occasione però, come sempre avviene, è buona per far parlare tutti. E così la parola la vuole (e ottiene) Enzo Alleori, ma solo per rinnovare fiducia e solidarietà al presidente Stefano Lisci. Che è del suo stesso Partito. E così pure la capogruppo del Pd, Patrizia Cristofori che chiede di passare al voto per l’eseguibilità delle nomine. Sarà che vuole sbrigarsi per avviare l’indagine interna e scoprire chi ha tradito. Il Pdl ne approfitta continuando ad incalzare la presidenza fino a far perdere le staffe a Lisci che, con un leggero richiamo in dialetto spoletino, sbotta “signori, ma un minimo di serietà!”. Ripetendo l’esclamazione tre volte. L’effetto è immediato, più veloce di una pillola. L’assemblea passa alla votazione e i 3 vengono ufficialmente nominati. E’ finita. Il sipario si può chiudere. Anche la diretta streaming.

(Ca.Cer.)

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COMUNITA' MONTANA 2: Consigliere Hanke scrive a TO® (h. 23.58)

Caro Direttore,

vedo che nell’ironizzare sul voto espresso dal Consiglio Comunale del 22-10 e sulle polemiche che ne sono scaturite definisci in modo caricaturale le posizioni espresse dalla minoranza del PDL enucleando il termine “voto bulgaro” da me usato nel mio intervento dal contesto nel quale è stato pronunciato. Vorrei chiarire che tale espressione tendeva a sottolineare in senso negativo la procedura elettorale seguita dal Consiglio su indicazione della presidenza; procedura che non trova riscontro in alcuna norma regolamentare o prassi consolidata di nessuna assemblea elettiva: quella cioè di far votare separatamente la maggioranza e l’opposizione del Consiglio oltretutto senza che i voti espressi dai consiglieri dei due schieramenti potessero essere conteggiati nel computo finale del voto. Infatti sono stati considerati “non validi“ due voti liberamente e segretamente espressi da due consiglieri della maggioranza in favore di un candidato della minoranza. E’ ovvio che i due voti non potevano essere considerati nulli, essendo il candidato votato membro del consiglio comunale e quindi a pieno titolo votabile dal Consiglio e quindi sono stati rigettati dalla presidenza solo perché non facenti parte della maggioranza. Chiunque può stabilire che con questo atto il Consiglio comunale è stato privato della più elementare norma sulla libertà di espressione e di voto dei suoi membri i quali agiscono e votano al di fuori dei vincoli se non quello regolamentare e statutario e perciò possono esprimere liberamente la loro preferenza oltre gli schieramenti di maggioranza e opposizione di cui fanno parte Nel mio intervento ho voluto sottolineare che la sottrazione dei due voti in favore di Alessandro Cretoni dal computo dei voti totali ha stravolto in modo “bulgaro” il risultato della votazione sottraendo a due consiglieri il diritto di esprimere un voto difforme dalle indicazioni del proprio gruppo di appartenenza. Su questo intendevo fare chiarezza per evitare cattive interpretazioni delle mie parole.

Caro Consigliere Hanke,

sarò forse duro a intendere – un pò come quei consiglieri del Pd che hanno votato per il collega della opposizione, voto che non poteva essere espresso stando alle regole che vi eravate dati – ma sinceramente la Tua non mi aiuta a chiarire il dubbio: dunque, se la procedura adottata non trovava “alcun riscontro in alcuna norma regolamentare o prassi consolidata di nessuna assemblea elettiva” e se non mi son perso qualche passaggio ante scrutinio, perchè Te e/o il Tuo Partito non lo avete rappresentato, contestato e comunque verbalizzato prima del voto? Farlo dopo l’esito delle urne, ha ricordato un pò quella scenetta di Caruso Paskovski dove il protagonista, ammonito dall’arbitro con il cartellino rosso, decide di portarsi via il pallone. Personalmente poi mi è risultato strano, seppur legittimo, anche il ricorso allo scrutinio segreto. Ma forse anche questo non è poi così difficile da comprendere. Cordialmente, Carlo Ceraso

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COMUNITA' MONTANA 3: La minaccia del Pdl a “Rinnovamento” (h. 11.39 del 23 ott.)

Durante la seduta di Consiglio comunale odierna nella quale sono state messi in votazione i nominativi dei Consiglieri comunali spoletini che andranno a far parte della Comunità Montana dei Monti Martani, Serano e Subasio i gruppi consigliari di minoranza facenti capo al candidato sindaco del P.d.L. alle recenti amministrative hanno preferito appoggiare il consigliere del gruppo misto Profili piuttosto che il candidato indicato dal P.d.L. per tale incarico Alessandro Cretoni. Non comprendiamo le motivazioni che hanno indotto tale comportamento contro un esponente del P.d.L. spoletino largamente votato dall’elettorato di centro – destra e che come i sottoscritti ha fattivamente appoggiato la campagna elettorale di Angelo Loretoni. Ravvisiamo inoltre delle irregolarità nella votazione che impugneremo nelle sedi opportune in quanto alcune preferenze favorevoli al consigliere Cretoni non sono state considerate valide. Dal punto di vista politico disapproviamo l’atteggiamento di Loretoni e del gruppo di “Rinnovamento per Loretoni” e non mancheremo di portare a conoscenza dell’accaduto agli organi provinciali, e regionali del Popolo della Libertà. F.to i consiglieri comunali P.d.L. Carlo Petrini, Maurizio Hanke, Alessandro Cretoni, Wolfgang Bernelli e David Militoni

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COMUNITA' MONTANA 4: La replica di Rinnovamento (h 15,30 del 23 ott.)

Leggiamo con stupore il comunicato dei Colleghi del PDL che lamentano il fatto che il nostro gruppo, scegliendo di votare per il Consigliere Profili, avrebbe tenuto un “comportamento contro un esponente del PDL….”. Le ragioni per le quali abbiamo deciso di optare per il Consigliere del gruppo misto sono piuttosto chiare: i parametri ai quali noi facciamo riferimento forse sono un pò diversi da quelli dei Consiglieri del PDL: per noi contano le capacità (meglio se già dimostrate), la passione, la presenza , la competenza e l'indipendenza.. insomma tutte doti che abbiamo avuto modo di riscontrare nell'operato del Consigliere Profili, il quale inoltre può vantare un'esperienza notevole per l'incarico già ricoperto in seno al Consiglio della Comunità Montana.

Noi abbiamo quindi votato a favore di quello che abbiamo ritenuto essere il candidato migliore ma non contro Cretoni per il quale proviamo senza dubbio stima e simpatia. La prova che non siamo contro il PDL del resto l'abbiamo già data sia in occasione della nomina di Militoni alla Vice presidenza del Consiglio Comunale che in quella del Consigliere Bernelli in seno alla commissione con deleghe al settore urbanistico, ed anche in occasione della nomina di ieri abbiamo cercato una soluzione condivisa che potesse ricucire strappi inopportuni.

Su di un fatto però è bene che i colleghi del PDL riflettano: non siamo mai stati nè mai saremo i cavalier serventi di nessuno, né tantomeno succubi di decisioni altrui che vorrebbero esserci imposte.

Da troppo tempo e troppo spesso la politica spoletina è al servizio di gruppi che con i loro accordi spartitori determinano le vicende di questa città : è ora di far sentire con forza la voce delle persone libere, appassionate e disinteressate che vivono la politica con impegno e sacrificio, che riconoscono solo la comunità spoletina come unico referente e che lavorano solo per la crescita e l'affermazione della nostra città : è proprio per questa ragione che abbiamo deciso di scendere in campo al fianco di una persona come Angelo Loretoni.

Ci auguriamo fortemente che questi siano i principi ispiratori che, se condivisi, possano accomunare i nostri gruppi in una azione che, rinunciando a inutili personalismi, sappia muoversi nella direzione di un cambiamento radicale che potrà portare, perché no, anche alla vittoria alle prossime occasioni elettorali.

Se, di contro, continueremo a dividerci su questioni di principio o sulle poche briciole di potere da spartirsi, magari non disdegnando qualche indicibile “aiutino”, il sogno di vedere un giorno il centrodestra amministrare Spoleto rimarrà tale ed i soliti noti perpetueranno i loro poteri, sorridendo ancora della nostra stupidità.


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