Cronaca

Comune Terni contro Corte dei Conti, arriva il consulente del consulente

Un’altra consulenza esterna chiesta dal consulente chiamato dal Comune di Terni a sostenere le posizioni dell’ente nel ricorso contro la Corte dei Conti che ha ‘bocciato’ il piano di riequilibrio finanziario varato dall’assessore  al bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi.

Il Comune ha infatti previsto una spesa di 20mila euro incaricando la società Ce.R.S.E.R.L. di Chieti per la “consulenza tecnica esterna” necessaria nell’ambito del ricorso avanzato contro la magistratura contabile, la cui Sezione di Controllo, a luglio, non aveva approvato il piano di rieliquibrio dell’ente. A sollecitare la consulenza tecnica è stato il professor Aristide Police, l’avvocato esterno nominato dalla Giunta Di Girolamo per occuparsi del delicato ricorso. Un incarico anche questo che vede un impegno di spesa presunto di 20mila euro (clicca qui per scaricare la delibera di Giunta di fine luglio).

Per questo, nella delibera di Giunta datata 18 ottobre, in cui si incarica la società Cerserl, si legge che si è reso necessario ricorrere a una consulenza esterna perché “Il Comune di Terni non possiede all’interno della propria struttura organizzativa alcuna figura professionale dotata delle competenze e delle professionalità necessarie per lo svolgimento dell’incarico”. Spiegando poi che: “dallo studio degli atti da parte del legale, sono emerse questioni afferenti profili tecnico-contabili di complessità tale da rendere necessario acquisire il supporto specialistico di un apposito consulente tecnico di parte”. I soldi saranno ‘prelevati’ dal fondo di riserva del Comune e serviranno a corrispondere l’onorario della società chiamata ad approfondire le ragioni per le quali il legale incaricato dal Comune di Terni, Aristide Police, ha ritenuto che ci fossero validi elementi per impugnare la decisione della Corte dei Conti.

A fronte dei fondi messi in campo per le due consulenze, l’esito del ricorso dovrebbe essere particolarmente importante anche per la vita politica della città, visto che lo stesso sindaco Di Girolamo aveva annunciato le sue dimissioni dopo l’avvio dell’iter giuridico.

Il parere negativo del massimo organo di controllo finanziario degli enti era arrivato lo scorso 14 luglio, dopo la relazione del Ministero dell’Interno che aveva presagito quello che la Corte dei Conti ha poi confermato, scatenando le reazioni politiche della minoranza. “Siamo convinti che le ragioni dell’Amministrazione Comunale – aveva sottolineato Di Girolamopossano trovare dunque successivi esiti favorevoli anche alla luce dei chiarimenti e della documentazione che l’Ente aveva predisposto ma che non ha potuto presentare in tempo utile per le vicende che si sono registrate nella giornata di ieri, che hanno visto, appunto, il verificarsi dell’indisponibilità di alcune apparecchiature oggetto di sequestro giudiziario (in riferimento al blitz delle forze dell’ordine del 13 luglio che hanno fatto visita al Dipartimento Promozione Sistema Formativo e Sociale, ndr). Al momento prendiamo atto della rapidità con la quale la Corte dei Conti ha inteso esprimersi non utilizzando tutto il lasso di tempo a sua disposizione”.

Vedremo ora cosa produrrà l’attività della società chiamata a svolgere la consulenza tecnica esterna che in tempi stretti dovrà raccogliere gli elementi utili alla difesa del Comune di Terni.