Firmato a Palazzo Gallenga protocollo d’intesa tra comune di Perugia, Università per gli Stranieri di Perugia e cooperativa sociale Borgorete. Con il protocollo di intesa tra Comune di Perugia, Università per gli Stranieri di Perugia e Borgorete, rappresentati rispettivamente dall’assessore Dramane Diego Waguè, dal Magnifico Rettore prof. Giovanni Paciullo, e dal presidente Carlo Alberto Rossetti, viene posto un nuovo importante tassello per lo sviluppo di CULT -Community Hub Perugia, il primo luogo collaborativo della città di Perugia.
Quello in via Goldoni n.8 è uno spazio polivalente ad assetto variabile, una piattaforma per la contaminazione tra saperi ed esperienze differenti. Un luogo dove le energie giovani della città possono incontrarsi e contaminarsi per consentire la sperimentazione di nuove creature ibride, adatte al nuovo mondo e ai nuovi mercati. Dove non si fa incubazione, ma si creano i presupposti culturali e organizzativi perché nuove idee si trasformino in obiettivi, collaborazioni, imprese.
Un’ampia compagine collaborativa, composta da Comune di Perugia, Università degli Studi di Perugia, cooperative e associazioni del settore, si arricchisce oggi della prestigiosa Università per gli Stranieri di Perugia con un accordo che prevede nello specifico collaborazioni sul fronte formativo, scientifico e di citizen journalism. Una collaborazione fattiva anche sul fronte dell’esperienza dello studente a contatto col tessuto cittadino e la cultura locale.
Il protocollo segue di pochi mesi quello già siglato con l’Università degli Studi di Perugia e anticipa l’apertura prevista per l’ultima settimana di settembre.
Chi volesse approfondire la conoscenza può prenotare una visita guidata allo spazio scrivendo all’indirizzo cult@borgorete.it le visite saranno individuali e prevedono una videointervista finale.
“Qui è già attivo da tempo un progetto riguardante tre aree di interesse, le politiche giovanili, quelle sociali e lo sviluppo economico–ha sottolineato l’assessore Wagué– con l’obiettivo di creare uno spazio polivalente ove sviluppare le diverse vocazioni. Con il protocollo di oggi –ha concluso- si è compiuto un ulteriore passo, grazie all’Università per Stranieri, per l’utilizzo della struttura di Via Goldoni da parte di studenti, gli abitanti dell’area e dei cittadini interessati.”
“Con questa convenzione – ha detto il Rettore Giovanni Paciullo – si attivano le potenzialità del quartiere multietnico che ha la Stranieri con i suoi studenti di tante nazionalità diverse al suo centro e che può dare un nuovo impulso all’inclusione e allo sviluppo di multiculturalità, socialità e cooperazione. La ricerca che si svolgerà – ha aggiunto il Rettore Paciullo – avrà al centro l’ambito comunicativo con un forte risvolto sociale e interculturale che è una vocazione della Stranieri e sarà parte integrante delle attività di Terza Missione che verranno implementate in collaborazione con Borgo Rete e Comune”.
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