Commissione d'inchiesta sui rifiuti, il pool a Perugia cerca la "falla" nel sistema - Tuttoggi.info

Commissione d’inchiesta sui rifiuti, il pool a Perugia cerca la “falla” nel sistema

Cristiana Mapelli

Commissione d’inchiesta sui rifiuti, il pool a Perugia cerca la “falla” nel sistema

Bratti: "In Umbria nessuna prova di infiltrazione da parte della criminalità organizzata o della realizzazione di profitti da parte di questa"
Gio, 25/02/2016 - 21:10

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Dopo Terni, Perugia. Seconda tappa della Commissione parlamentare d’inchiesta che indaga sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad essi correlati che giovedì 25 febbraio si è data appuntamento in Prefettura. “Ci sono segnalazioni sia di irregolarità nella gestire dei rifiuti – spiega il presidente della commissione d’inchiesta Alessandro Bratti (Pd) – che di indagini in corso anche su traffici illeciti. Per quanto riguarda le infiltrazioni da parte della criminalità organizzata o della realizzazione di profitti da parte di queste in Umbria non ci sono prove”. Il resoconto dettagliato della visita della commissione d’inchiesta verrà pubblicata sul sito della Camera dei deputati tra una settimana.

La commissione. Al tavolo, oltre il presidente Alessandro Bratti, i deputati Stefano Vignaroli (M5s), Renata Polverini (Fi), Alberto Zolezzi (M5s), i senatori Paolo Arrigoni (Lega), Laura Puppato (Pd), Bartolomeo Pepe (Gal). La commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, in questi giorni in missione in Umbria,  aveva programma una serie di audizioni nella sede della Prefettura di Perugia. Attraverso dei sopralluoghi sia nel Perugino che nel Ternano, la commissione ha voluto verificare il sistema regionale della gestione integrata del ciclo dei rifiuti, ma anche lo stato di avanzamento delle operazioni di bonifica del sito di Papigno a Terni. Sono stati poi fatti dei sopralluoghi nelle discariche regionali di Vocabolo Valle e le Crete. “Il nostro obiettivo – continua il presidente Bratti – è quello di costruire una fenomenologia per capire qual è in Italia il sistema dei rifiuti”.

Audizioni. Durante l’incontro con la stampa, Bratti ha riferito quanto emerso dalle audizioni da parte del sindaco di Perugia Andrea Romizi, la presidente della Regione Catiuscia Marini, il direttore dell’Arpa Umbria, dai responsabili delle forza dell’ordine con competenze di polizia giudiziaria in materia ambientale, dei procuratori ed rappresentanti delle associazioni ambientaliste e dei comitati cittadini. Tra i casi, si è parlato dell’impianto di Pietramelina e delle importanti indagini in corso per verificare delle irregolarità nella gestione dei riuditi pericolosi e del percolato. Irregolarità riscontrate anche nella gestione dell’impianto di Borgo Giglione. Durante l’inchiesta della Commissione, ci sono state segnalazioni per un traffico diffuso di rottami ferrosi su cui la Forestale sta indagando. I comitati dei cittadini hanno chiesto di attivare nei confronti dell’impianto di Papigno accorgimenti per quanto riguarda la sicurezza poco chiari, visti anche “i molti varchi aperti”.

Gesenu. Particolare attenzione è stata poi data all’inchiesta Gesenu e alle interdittive antimafia.“In merito alle questioni – spiega Bratti – è stato sentito anche il sindaco di Perugia che ha sottolineato la volontà di eliminare gli elementi poco chiari e di tutelare i 400 dipendenti che attualmente lavorano nell’azienda”. La presidente Catiuscia Marini ha espresso preoccupazione per la vicenda Gesenu, mettendo l’accento sulla gestione di alcuni impianti strategici che sarebbe di privati non umbri. “La Regione – ha continuato il presidente della commissione – ci ha illustrato il piano regionale dei rifiuti, confermando che non è necessario un nuovo inceneritore. Con l’attuale impiantistica, infatti, esiste la garanzia per gestire tutto il ciclo dei rifiuti, magari appoggiandosi alle strutture nella vicina Toscana”.


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