A Colfiorito spunta a sorpresa un altro lago - Tuttoggi.info

A Colfiorito spunta a sorpresa un altro lago

Claudio Bianchini

A Colfiorito spunta a sorpresa un altro lago

La Piana di Annifo è allagata e potrebbe restarci sino a primavera | Dalla crisi estiva della Palude di Colfiorito, alla nascita di una 'palude gemella'
Lun, 18/12/2017 - 18:08

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Quando si dice ‘i miracoli della natura’: ad agosto era allarme rosso per la Palude di Colfiorito, tratti interamente prosciugati, bacino prosciugato con crepe di siccità nel terreno rimasto, cumuli di pesci rimasti a marcire sotto il sole cocente ed un intero ecosistema in tilt. Ma ‘madre natura’ riesce sempre a meravigliare, e dopo un’estate trascorsa con mille problemi che ha visto correre tutti al capezzale di una delle zone umide più importanti d’Europa, ecco inaspettato il ‘regalo di Natale’.

Eh si perchè Colfiorito, verrebbe da dire ‘non lascia ma raddoppia’ ed ecco allora spuntare sugli altipiani plestini un altro grande lago, quasi un gemello dell’altro, oggi più in forma che mai. Ad essere letteralmente invasa dalle acque è la Piana di Annifo: un fenomeno assai raro, anche se non è la prima volta che si verifica. Complici le abbondanti precipitazioni dei giorni scorsi, le gelate notturne, la prima neve invernale e la particolare conformazione del terreno dei piani, che di fatto sono antichissimi bacini lacustri d’altura, ecco che il mix di tutti gli elementi ha portato alla creazione del ‘lago gemello’. Un fenomeno, tra l’altro, che non è destinato ad esaurisi in qualche ora, e nemmeno in qualche giorni, anzi, potrebbe persino durare sino alla primavera.

“Nel 2013 si allagò tutto nel mese di novembre ed il lago restò sino al giugno del 2014 – ricorda Laura Picchiarelli, autrice degli scatti fotografici – per ovviare a problemi del genere tra gli anni ’50 e ’60 gli abitanti della zona costruirono anche un canale artificiale che confluisce direttamente nella Palude di Colfiorito, ma essendo anche quel bacino pieno, le acque non defluiscono, seppure un livello di guardia viene garantito dagli inghiottitoi, presi anche nella piana di Colfiorito e Piani di Ricciano. I campi sono considerati prati umidi alluvionali e quindi generalmente non coltivati – spiega la Picchiarelli – ad ogni modo la perdita per il raccolto agricolo è sostanzialmente limitata. Considerando però che l’inverno non è ancora iniziato – fa notare – il lago di Annifo potrebbe restare sino alla bella stagione”.

Nessun problema per la Palude di Colfiorito, anzi belle notizie, considerando che sono stati recentemente avvistati ben quattro esemplari di tarabuso, un raro uccello migratore che è simbolo stesso del Parco. Nel centro Italia infatti è stanziale soltanto nella zona umida folignate.

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