Al danno anche la beffa. Sarà un altro Natale duro, il secondo consecutivo, per i 66 dipendenti della fallita Industrie Minerva. L’Inps infatti ben difficilmente potrà pagare la cassa integrazione dal momento che la pratica presentata dal curatore fallimentare, il ragionier D’Agata, era sprovvista di una relazione tecnica indispensabile per la liquidazione del trattamento economico. Per fortuna se ne sono accorti all’Inps di Perugia che hanno avvisato la curatela. Una gaffe che oltre a far slittare il pagamento della mensilità di novembre rischia di veder sfumare anche quella per il mese successivo. La relazione, a quanto è dato sapere, sarebbe stata preparata e già da stamani sarebbe alla firma del giudice Pinelli che segue il fallimento. Nelle prossime ore, spiega Adolfo Pierotti della Fim Cisl (nella foto), partirà per l’Inps di Perugia e da qui per il Ministero del Welfare che dovrà emettere il relativo decreto. Che poi dovrà tornare a Perugia per la liquidazione. Insomma, se tutto andrà bene i soldi nelle tasche dei lavoratori ci entreranno ai primi di gennaio. “Se ne deve assumere la responsabilità” tuona Pienotti “e stavolta non si trovino scuse o motivazioni strane. Questa vicenda è piena di dubbi, di speranze mai avverate e di bandi che non hanno portato a nulla di cui concreto. Passi per le cose più difficili, ma almeno queste più facili non possono esser sbagliate. Comunque da questo momento seguiremo la pratica passo passo sperando di accelerare i tempi e arrivare alla liquidazione prima di Natale. Ma non sarà facile”. Comunque il pagamento della cigs, a differenza di quanto circolato ieri, non è in discussione. Il sindacalista conferma poi di aver contattato insieme ai colleghi di Fiom e Uilm l’assessore Giovanetti affinché venga rimesso in piedi un tavolo con tutte le istituzioni al fine di “valutare l’unica manifestazione di interesse giunta alla curatela”.
TECNOKAR – che il settore sia in crisi lo si sapeva. Rimbalza però oggi dal capoluogo di regione che anche la Tecnokar – l’altra azienda di Santo Chiodo di Spoleto specializzata nella realizzazione di rimorchi (e fino a un anno fa diretta concorrente della Minerva) – non navigherebbe in acque tranquille. Tanto da aver chiesto un incontro presso Confindustria per avviare la cassa integrazione speciale per una cinquantina di dipendenti, poco più della metà di quelli che vi lavorano. “E’ vero che ho ricevuto la convocazione – dice Piertotti – ma senza alcuna precisazione in merito al motivo dell’incontro. Mi sta dicendo lei che sarà per parlare di cigs. Aspettiamo quindi dopodomani cosa ci diranno i vertici della Tecnokar”. E pensare che solo il 7 giugno scorso era stata inaugurata la nuova sede della società. Ma, si sa, il mercato a volte è strano.