Via al progetto per il villaggio commerciale da realizzare a Castelluccio di Norcia: la giunta comunale ha infatti approvato giovedì la “individuazione di aree di proprietà privata per l’installazione temporanea di strutture destinate ad attività produttive in frazione Castelluccio di Norcia” e la contestuale “autorizzazione all’acquisizione dei terreni”.
Nell’atto della Giunta Alemanno sono state individuate due diverse aree che ospiteranno negozi ed attività produttive provvisorie nella zona dei Piani di Castelluccio. In totale sono interessati quasi 8mila mq di terreni privati solitamente usati come seminativi o per il pascolo, la prima area di 1.420 mq, la seconda di quasi 6.500 mq. Si tratta di aree – si legge nella delibera di Giunta – “aventi caratteristiche idonee di localizzazione per andamento plano-altimetrico nonché per facile raggiungibilità attraverso l’esistente rete viaria e perché limitrofe all’accesso alla frazione“. Aree quindi che sono oggetto di “requisizione e occupazione temporanea”, individuate di concerto con le competenti strutture tecniche del Coar e che “saranno oggetto di realizzazione di infrastrutture e di installazione di dette strutture con finalità produttive”. Ad occuparsi del progetto sarà però direttamente la Regione, che segue la partita delle attività produttive.
Il progetto si chiama #RinascitaCastelluccio ed è promosso da Regione Umbria e ministero delle Politiche agricole (insieme alla Perugina) e forestali e finanziato da privati. Alla data del 4 marzo sono stati raccolti 120.814 euro grazie a 421 donatori. Il villaggio per le attività produttive ed economiche vuole essere un modo per far rinascere il tetto dei Sibillini, al centro però del problema della chiusura delle strade di accesso.
Intanto, invece, si procede spediti nell’attività che consentirà la riapertura di tutto il centro storico, ancora in parte zona rossa. L’assessore Giuseppina Perla spiega che sono in corso vari interventi dei Gts (gruppi tecnici di sostegno) per la messa in sicurezza di alcuni edifici in modo da consentire la riapertura di varie strade. E laddove non intervengono i Gts il Comune di Norcia in prima persona sta effettuando interventi diretti, come consentito dalla legge.
E oggi pomeriggio si terrà, alle 15, la consegna delle prime 20 casette nella zona di viale XX Settembre. Quelle attese da un paio di mesi ed i cui aventi diritto erano stati estratti inizio gennaio, creando polemiche e dibattito. Dopo oggi, quindi, saranno 38 le famiglie che hanno una cosiddetta Sae. Una minimissima parte del fabbisogno. L’obiettivo, ha dichiarato la presidente Catiuscia Marini, è quello di dare un tetto stabile a chi è fuori casa dal 24 agosto entro la fine di marzo.
Nel frattempo, però, gli abitanti della Valnerina possono fruire dei container collettivi, inizialmente tanto criticati ma che stanno consentendo a numerosi sfollati di rientrare nella propria città.
A livello di centro Italia, sono complessivamente 23 gli insediamenti abitativi realizzati in 9 comuni delle province di Macerata, Fermo e Perugia. Le aree container sono state costruite su richiesta dei sindaci a seguito della scossa del 30 ottobre. Le operazioni sono avvenute sotto il coordinamento del Dipartimento della Protezione Civile, a fianco dei Comuni e delle Regioni, e con il supporto degli uomini dell’Esercito per il completamento dei lavori di urbanizzazione in alcune aree. Ad oggi sono circa 1000 i cittadini ospitati all’interno di queste soluzioni temporanee, anche se la capacità delle aree è maggiore, di circa 1400 posti. Al momento dei 1000, circa 600 alloggiano nelle 11 aree allestite nel territorio marchigiano e gli altri 400 risiedono nei 12 insediamenti realizzati a Norcia e Cascia.
Nei comuni umbri più prossimi all’epicentro sarà in visita questo pomeriggio e domani una delegazione proveniente dal Friuli Venezia Giulia. “Una visita che suggella e rafforza un solido rapporto di collaborazione istituzionale e di vicinanza umana in un momento in cui il Centro Italia, provato dal sisma, prova a rialzarsi” spiega la presidente dell’Assemblea legislativa, Donatella Porzi, che oggi e domani accoglierà in Umbria una delegazione di Istituzioni friulane, “pronte a dare un fattivo contributo per la ripresa del nostro territorio attraverso interventi simbolici ma di forte importanza”. A capo della delegazione ci sarà il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, che è anche il coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative. Insieme a Iacop anche Paolo Urbani il sindaco di Gemona, città gemellata con Foligno dopo il sisma del 1976, e altri primi cittadini. La visita inizierà da Norcia attraverso la Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Nero, inaugurata la settimana scorsa dal premier Gentiloni. “Un evento – spiega la presidente Porzi – che mette in evidenza i prodotti del territorio e che non si è arreso alle difficoltà, sfidando tutti gli ostacoli logistici e dando prova che Norcia c’è e gli umbri sono un popolo determinato e laborioso. Proprio su Norcia erano ricadute le prime scelte delle Istituzioni friulane, che avevano deciso di ricostruire la Sala Consiliare del Comune e di regalare una stalla ad un allevatore di Castelluccio”.
Lunedì lo scenario si sposterà a Cascia, dove le Istituzioni ospiti incontreranno l’amministrazione comunale, il nuovo Rettore della Basilica di Santa Rita, padre Bernardino Pinciaroli e le Suore ritiane che custodiscono il culto della Santa delle cose impossibili. La visita proseguirà a Preci e si concluderà alla Pro loco di Campi. “Questi due giorni – conclude la presidente Porzi – saranno un modo per i nostri ospiti di toccare con mano come i Comuni, la Protezione civile, la Regione e il Governo stanno lavorando per superare questo momento di difficoltà e per scegliere come concentrare le risorse raccolte grazie alla generosità dei nostri amici friulani”.
E per fare il punto sui tempi, sulle risorse e sulle procedure per la ricostruzione nel centro Italia a oltre sei mesi dall’inizio del sisma si sono incontrate nei giorni scorsi a Perugia circa 300 imprese del settore delle costruzioni provenienti da tutta la regione, chiamate dalla Cna dell’Umbria. “Le questioni fondamentali sul tappeto sono quattro – ha esordito Pasquale Trottolini, responsabile regionale di Cna Costruzioni –, e riguardano l’Ufficio speciale per la ricostruzione di Foligno; la piattaforma informatica per la gestione delle pratiche di ricostruzione; i tempi dei pagamenti alle imprese e, infine, i requisiti richiesti per l’esecuzione dei lavori. Sull’ufficio per la ricostruzione vorremmo rassicurazioni sull’operatività e sapere se verranno aperte sedi distaccate, a cominciare da Norcia. Anche rispetto alla piattaforma informatica vorremmo sapere se è stata istituita a tutti gli effetti. Un altro aspetto di primaria importanza riguarda le garanzie per le imprese che i lavori eseguiti verranno pagati entro i termini di legge. Cna Umbria è favorevole al sistema del credito di imposta individuato dal Governo, perché crediamo che fra tutti sia il più adatto a garantire trasparenza e velocità. Però sappiamo che in altri territori interessati da eventi sismici nel recente passato, questo stesso meccanismo non ha impedito che alcune imprese fallissero proprio a causa di gravi ritardi nei pagamenti. Dobbiamo assolutamente scongiurare che questo accada: il settore delle costruzioni ha già versato un pedaggio pesantissimo durante gli anni della crisi, con oltre 1.500 imprese e qualcosa come 12mila occupati persi. Poi – ha proseguito Pasquale Trottolini – c’è la questione relativa ai requisiti previsti per le imprese impegnate nella ricostruzione, a cominciare dall’antimafia. Il problema non riguarda tanto il possesso dei requisiti, sui quali siamo d’accordo perché è nostro interesse che tutto avvenga nella massima legalità, quanto invece la lentezza delle procedure per il riconoscimento degli stessi. Infatti, ad esempio, tra la domanda di iscrizione all’anagrafe antimafia e il rilascio del nulla osta passa ancora molto tempo: è impensabile che imprese in possesso dei requisiti richiesti non possano partecipare alle gare solo a causa della lentezza nel rilascio della certificazione antimafia. Per finire vorremmo sapere per quando è prevista l’ordinanza sulla ricostruzione pesante, che dovrebbe completare il quadro normativo di riferimento”.
Dal responsabile della Protezione civile per l’Umbria, Alfiero Moretti, sono arrivate ampie rassicurazioni su tutte le questioni sollevate, a cominciare dalla piena operatività del centro speciale per la ricostruzione di Foligno fino all’implementazione della piattaforma informatica per velocizzare le procedure di iscrizione delle imprese. Sulla questione dei pagamenti Moretti ha assicurato che il sistema individuato garantisce le imprese, prevedendo anche l’azzeramento della parcella per il direttore dei lavori che ritardasse la “certificazione” dei lavori eseguiti. Dopo aver ricordato che quella in corso è la più grave e complessa emergenza sismica da molti decenni a questa parte per estensione territoriale, numero di abitanti coinvolti e frequenza/potenza delle scosse, Moretti ha annunciato che l’ordinanza sulla ricostruzione pesante da parte del commissario Errani è prevista a giorni. “La calamità che ha investito questo territorio – ha concluso Trottolini – deve diventare l’occasione per affermare una volta per tutte la cultura della prevenzione e messa in sicurezza del patrimonio immobiliare, ancor più di quanto è avvenuto dopo il 1997, quando pure le nostre imprese hanno dimostrato di aver fatto un ottimo lavoro: prova ne è che nessuna vita umana è stata persa. L’esperienza acquisita dal sistema delle nostre imprese, i nuovi materiali disponibili, nuove tecniche e soluzioni innovative possono aiutarci a fare ancora meglio. Ciò consentirà anche un forte rilancio del settore delle costruzioni”.
Al termine della discussione si sono svolti i lavori dell’assemblea elettiva di Cna Costruzioni, che ha eletto alla presidenza Mirco Papa e individuato i nomi dei portavoce per i diversi mestieri rappresentati all’interno dell’Unione: Massimiliano Sciattella per l’edilizia, Mirco Misciglia per il movimento terra/strade, Giuliano Montanucci per gli impianti termoidraulici, Silvano Scoscia per gli impianti elettronici e Stefano Stefani per quelli elettrici.