Caso Talia e dimissioni Jacoviello, Presciutti risponde al Professore - Tuttoggi.info

Caso Talia e dimissioni Jacoviello, Presciutti risponde al Professore

Davide Baccarini

Caso Talia e dimissioni Jacoviello, Presciutti risponde al Professore

Il Direttore artistico del teatro gualdese critico e contrario a modifiche apportate da Giunta / Il sindaco, "Scelte frutto di discussione ampia e approfondita"
Lun, 16/02/2015 - 12:03

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“Forti discrepanze tra il Suo pensiero, riguardo la ricostruzione del Talia, e il mio”.

Con queste parole, scritte in una lettera pochi giorni fa, il Prof Marco Jacoviello si rivolgeva al sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti. Il Direttore artistico del Teatro Talia, nonché Direttore della Biblioteca Guerrieri, nella stessa missiva aveva annunciato anche le sue dimissioni dai suddetti incarichi.

All’origine di questa decisione ci sarebbero alcune modifiche apportate al “progetto Talia” proprio dalla Giunta gualdese: Jacoviello, infatti, avrebbe mosso critiche per “l’inserimento del terz’ordine di palchi in un teatro che raccoglierà in questo modo un ancor minor numero di spettatori, ma anche per la costituzione di una platea ‘mobile’. Il Professore, nella lettera al sindaco aveva quindi aggiunto: “Sono convinto che non sia stato considerato opportunamente il rapporto tra l’enorme spesa pubblica (prevedibile in un milione e mezzo di euro), che si dovrà sostenere per la ricostruzione ex novo di un spazio scenico del tutto improprio e inospitale ad accogliere qualunque rappresentazione di pregio, e la costruzione di una sala inattuale nella sua antica architettura a loculi classisti che farebbe gola unicamente ad un set cinematografico”.

Jacoviello, infine, criticando la decisione di avere “un teatro con tre ordini di palchi”, idea che andrebbe contro la tradizione storica del Talia, giudica la posizione del Comune “reazionaria e oscurantista”.

Oggi, dopo aver espresso profondo rammarico per questa decisione, il sindaco Presciutti ha risposto a Jacoviello precisando innanzitutto che al Professore “non è mai stato negato, in nessuna sede, di esprimere il suo libero pensiero, così come mai gli è stato chiesto di abiurare ai dettati della sua coscienza”.

La mia stima nei confronti della sua persona e della sua alta professionalità resta intatta, – continua  il primo cittadino – ma mi sento in dovere altresì di smentire categoricamente alcune sue affermazioni, che trovo francamente fuori luogo e prive di fondamento. La scelta che insieme alla Giunta abbiamo compiuto, non è nella maniera più assoluta frutto di nessuna indulgenza né tantomeno, come da lei impropriamente e superficialmente definita, reazionaria e oscurantista, ma è altresì frutto di una discussione ampia, approfondita ed iper democratica. Alla luce di tutto ciò, lei potrà tranquillamente continuare a manifestare il suo libero dissenso, su questo come su altri temi la sua posizione sarà rispettata, seppur a volte non condivisa. Mi auguro semplicemente che anche da parte sua possa essere usato lo stesso metodo”.

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