Caso Galilei, arriva l'ispezione amministrativa | Studenti e docenti, "offerta formativa impoverita" - Tuttoggi.info

Caso Galilei, arriva l’ispezione amministrativa | Studenti e docenti, “offerta formativa impoverita”

Alessia Chiriatti

Caso Galilei, arriva l’ispezione amministrativa | Studenti e docenti, “offerta formativa impoverita”

Dello Scientifico di Perugia e dell'Istituto Giordano Bruno se n'è parlato in Commissione Cultura a Palazzo dei Priori
Gio, 23/03/2017 - 10:29

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Non erano presenti le due dirigenti scolastiche, Nivella Falaschi e Rosalia Monaco, ma dei casi del Liceo Scientifico Galileo Galilei e dell’Istituto Giordano Bruno si è discusso comunque in IV Commissione del Comune di Perugia ieri pomeriggio. Il tutto mentre in questi giorni, dopo l’opera del commissario ad acta, Sandro Botticelli, nominato dalla dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, Sabrina Boarelli, i documenti del famoso Liceo Scientifico perugino sono al vaglio degli ispettori ministeriali amministrativi. Un controllo che era stato richiesto da entrambe le parti, sia dai genitori del Consiglio d’Istituto che dalla stessa dirigente Falaschi, la quale aveva dichiarato che avrebbe portato il caso davanti alla Corte dei Conti. D’altro canto, alla Giordano Bruno si sono dimessi tre rappresentanti della Rsu, dopo diversi dissensi sulla gestione scolastica. Si attendono ora nuove elezioni.

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Il caso in Commissione Cultura è stato dunque sollevato dai consiglieri comunali del PD, Tommaso Bori e Sarah Bistocchi, i quali hanno chiesto all’amministrazione comunale di attivarsi con l’Ufficio Scolastico Regionale e il MIUR per “arginare la situazione di disagio presente nelle due scuole e che sta causando una vera e propria emorragia di studenti. Le due scuole, come sappiamo bene – ha spiegato il consigliere Bori nel corso della presentazione – hanno problemi di non poco conto, che vanno dalla mancata approvazione del bilancio per il Liceo Galilei, oggi in mano ad un Commissario, alla inadeguata comunicazione interna fino alla scarsa qualità della didattica. Benché il comune non sia competente direttamente sugli istituti superiori, è evidente che la situazione non può non essere di interesse di tutta la città e quindi del Comune. Molte delle criticità in entrambi gli istituti – ha sostenuto ancora il consigliere – sono emerse a seguito della nomina, nel settembre 2015, delle due dirigenti scolastiche, nonostante le stesse non avessero superato il concorso per Dirigenti del 2004 per mancanza di titoli e nonostante il Tar avesse rigettato il loro ricorso”.

Presenti ieri in commissione molti ragazzi dei due istituti, i genitori e i rappresentanti del personale scolastico. Sono intervenuti anche il Sindaco Romizi, l’assessore alla scuola Diego Dramane Wagué, il consigliere provinciale Masciolini e il dirigente dell’area Edilizia scolastica della Provincia di Perugia, Rapicetta. Assenti, invece, le due dirigenti scolastiche, anche se la dirigente scolastica del Giordano Bruno, Rosalia Monaco, ha inviato una lettera per precisare che, a suo avviso, “gli eventuali interventi in audizione non sono stati autorizzati né condivisi dall’organo del Consiglio d’Istituto e andrebbero considerati a titolo personale”.

In audizione sono intervenuti i rappresentanti delle varie componenti dei Consigli d’Istituto delle due scuole, a cominciare dall’avv. Michele Ricciardi, presidente del Consiglio d’Istituto del Liceo Galilei e rappresentante dei genitori. “Tutte le componenti della scuola – ha spiegato – hanno rilevato i disagi già noti ed evidenziato un clima difficile, non sereno causato dalla mancanza di dialogo all’interno della scuola. I docenti, l’hanno fatto presente con una lettera firmata dal 60% di loro. Pure il personale non docente ha manifestato disagio nello svolgimento del lavoro per contrasti con la dirigenza. Allo stesso modo – ha proseguito – gli studenti e i genitori, che hanno chiesto trasparenza e cooperazione. Lo stesso commissario, nominato dopo la mancata approvazione del bilancio – ha precisato ancora il Presidente del Consiglio d’Istituto del Galilei – come siano necessari trasparenza e condivisione con i genitori, che devono essere preventivamente informati e messi in condizione di poter decidere in maniera consapevole e partecipata”.

Per il Galilei hanno parlato anche Carla Caporali, docente, e due dei rappresentanti degli studenti in Consiglio d’Istituto, Vito Saccomandi e Fernando Maria Rosi. La docente ha tenuto a sottolineare come per anni il liceo sia stato una vera e propria fucina di cultura, con forti legami con il territorio e la società civile, fiore all’occhiello dell’istruzione in Umbria. “Da due anni – ha poi aggiunto – questo processo si è interrotto e oggi sembra in buona parte compromesso. La generale offerta formativa si è progressivamente impoverita così come il rapporto con la città si è interrotto e disperso il patrimonio culturale costruito negli anni”. I due studenti, invece, hanno messo in evidenza come con l’arrivo della nuova dirigente il clima all’interno della scuola sia peggiorato, con problemi legati alla mancanza di comunicazione, al rimescolamento delle cattedre, alla scarsa qualità della didattica, all’assenza di progetti per gli studenti e al giornalino scolastico, pubblicato in ritardo per una sorta di censura. “A noi interessa la didattica più della questione economica – hanno detto i ragazzi – e il rapporto con gli insegnanti che ha dato a noi del quinto la possibilità di diventare in questi anni veri e propri cittadini.” Sia Saccomandi che Rosi hanno anche chiesto di poter avere uno spazio adeguato per ospitare l’assemblea di tutti i 1.492 studenti della scuola insieme, senza dover suddividere gli incontri a 200 studenti per volta, una richiesta di cui i consiglieri si sono fatti subito carico.

Anche per il Giordano Bruno sono intervenuti diversi rappresentanti, sia dei docenti, che del personale amministrativo che degli studenti, che hanno -contrariamente a quanto scritto dalla dirigente – confermato di parlare a nome anche dei colleghi e non solo a titolo personale. La prima ad intervenire è stata la rappresentante dei docenti Paola Coletti, che ha sottolineato come, anche per il suo istituto, quell’obiettivo di crescita di studenti e insegnanti sembri essersi interrotto negli ultimi tempi, con un aumento, invece, della confusione, dell’incertezza e della mancanza di comunicazione. “Nella nostra scuola – ha concluso – non si può certo parlare oggi di concordia, di condivisione e partecipazione, ma di disorganizzazione e pressappochismo, con preoccupazione per i posti di lavoro”.

Una situazione evidenziata anche dal personale scolastico, la cui rappresentante in Consiglio d’Istituto Antonucci ha parlato di un aggravio di lavoro e dal rappresentante degli studenti Federico Vallocchia che ha, dal canto suo, sottolineato la sempre minore collaborazione con i vari organi della scuola, i ritardi, la didattica non più efficiente. “Chiediamo – ha concluso – di tornare ad avere una scuola in cui possiamo trovare valori sani e in cui possiamo essere studenti veri e non pedine di un gioco senza senso”.

Per la provincia è intervenuto il consigliere Masciolini, “con l’obiettivo – ha affermato – di sgombrare il campo dal fatto che le criticità delle scuole possano dipendere dall’edilizia scolastica, come da alcune parti si è inteso far credere. Parliamo – ha proseguito – di due strutture che hanno conosciuto in passato una crescita di popolazione scolastica e una successiva contrazione, non certo imputabile alla gestione degli spazi, che anzi, nel tempo ha visto l’aumento e la riorganizzazione degli stessi, a disposizione delle scuole”.

Al termine delle audizioni, hanno preso la parola il consigliere M5S Giaffreda, che ha sottolineato la mancanza di buona parte dei commissari alla seduta. “Un’assenza – ha detto – che deriva forse anche dalla consapevolezza che il comune effettivamente può fare ben poco, non avendo una competenza diretta, seppure non si può non apprezzare l’impegno dei ragazzi, che dobbiamo – tutti noi – mettere al centro del nostro interesse e che è il motivo che ci legittima”.

Di parere contrario il Presidente Felicioni e la consiglieraVezzosi che, dal canto loro, hanno confermato l’interesse e la validità dell’audizione, visto che la questione interessa comunque tutta la città. Lo stesso Presidente ha sottolineato che, a dimostrazione di ciò, non hanno voluto mancare né il Sindaco Romizi né l’Assessore Wagué. In conclusione, il proponente Bori, ha detto di non ritenere chiuso l’esame della questione,  ma anzi di voler proseguire con le audizioni delle due dirigenti scolastiche e dell’Ufficio Scolastico Regionale, affinché la discussione possa essere completa.

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