Carceri in Umbria, tagli alla polizia penitenziaria | Lega Nord "A Spoleto 80 agenti in meno" - Tuttoggi.info

Carceri in Umbria, tagli alla polizia penitenziaria | Lega Nord “A Spoleto 80 agenti in meno”

Redazione

Carceri in Umbria, tagli alla polizia penitenziaria | Lega Nord “A Spoleto 80 agenti in meno”

A Terni e Perugia -17,6% agenti, Spoleto ancor più penalizzata mentre è in arrivo la sezione di osservazione psichiatrica
Gio, 23/11/2017 - 13:00

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Tagli significativi al personale della polizia penitenziaria in servizio nelle carceri dell’Umbria in arrivo dopo l’ultimo decreto ministeriale approvato. A denunciarlo è il segretario regionale dell’Osapp, Roberto Filippi, dopo l’incontro che si è svolto ieri, 22 novembre, a Firenze, presso il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Toscana – Umbria.

Il provveditore ha infatti incontrato le organizzazioni sindacali in merito al Decreto Ministeriale del 2 ottobre 2017 sulla ripartizione delle dotazioni organiche del Corpo di Polizia Penitenziaria. Il taglio di circa 6.000 unità del personale di polizia penitenziaria previsto con la legge Madia, comporta inevitabilmente un sacrificio per ogni Istituto di Pena del Paese di circa il 10.6% delle piante organiche.

Per gli istituti umbri il taglio è stato invece del 17,6%, con Perugia e Terni già in difficoltà con la pianta organica attuale. L’Istituto penitenziario più colpito è stato Spoleto, con un taglio superiore al 21%, grave se si tiene presente che già 2 anni fa erano stati tagliate altre 30 unità.

Situazione pesante, denuncia l’Osapp, in virtù dell’importanza dell’Istituto di Maiano di Spoleto, dove i poliziotti penitenziari debbono gestire detenuti 41 bis, alta sicurezza 3, protetti comuni, protetti alta sicurezza, detenuti comuni particolarmente violenti. Proprio alla casa di reclusione di Maiano l’ultima aggressione si è verificata due giorni fa, il 21 novembre, ad un poliziotto che ha riportato 4 giorni di prognosi, con la situazione che non è degenerata grazie alla prontezza di riflessi del collega. Presto, comunque, viene annunciato, ci sarà l’apertura della sezione di osservazione psichiatrica.

“L’età media del personale di polizia – evidenzia Filippi – è di circa 50 anni, presto ci saranno un numero considerevole di pensionamenti e si sperava nell’inserimento di nuove leve provenienti dai corsi… ed invece cosa abbiamo scoperto a Firenze? Non solo non verranno rimpiazzati i pensionamenti del prossimo anno, ma anche quelli degli anni a venire, costringendo poliziotti ultracinquantenni ad aumentare carichi di lavoro ed allungare i turni di servizio tagliando oltretutto gli straordinari! Tutto questo con l’aumentare della popolazione detenuta, le attività da essa svolte e continuando a scaricare negli Istituti umbri i detenuti violenti e difficili da gestire dalla regione Toscana”.

L’Osapp – annuncia – cercherà appoggi politici di questa o della futura maggioranza parlamentare per modificare una legge che non tiene assolutamente conto dei delicati e difficili equilibri degli Istituti di Pena e il difficile ruolo della polizia penitenziaria, che deve gestire persone recluse 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno per tutti gli anni che i soggetti debbono scontare.

Lega Nord sul carcere di Spoleto: “Tagli decisione folle”

Questa mattina, intanto, la Lega Nord ha incontrato gli operatori del carcere di Maiano, nel quale verranno tagliati circa 80 agenti della polizia penitenziaria. Il senatore Stefano Candiani, il vicesegretario per l’Umbria Virginio Caparvi e il consigliere comunale di Spoleto Sandro Cretoni hanno incontrato le rappresentanze sindacali degli agenti di polizia penitenziaria e alcuni dirigenti dell’istituto. “In pratica il personale impiegato nel carcere di Spoleto passa da 360 agenti attuali a 280 circa – spiega Candiani – una riduzione folle e immotivata, in quanto stiamo parlando di un istituto di massima sicurezza”.

Rappresentanze sindacali e dirigenti hanno espresso all’unisono la forte preoccupazione di ritrovarsi presto in un reale stato di impossibilità nel garantire una gestione in piena sicurezza del carcere. E’ intollerabile la disparità nei tagli, ovvero la “razionalizzazione” del personale della polizia penitenziaria applicata sul territorio nazionale: mentre in Umbria assisteremo ad una diminuzione del 18%, in altre regioni come la Calabria, gli agenti verranno incrementati del 36% senza tenere conto del “livello” del carcere e delle necessità realmente esistenti. “Siamo nettamente contrari – conclude Candiani – alla politica del Partito Democratico che mette gli agenti di polizia penitenziaria nelle condizioni di non poter svolgere al meglio il proprio lavoro. Questa scelta, insieme alla depenalizzazione dei reati, voluta sempre dal Pd, genera situazioni di crescente pericolo per i cittadini. Vogliamo andare al Governo per cambiare questo stato di cose e riportare tutto a quella normalità che la gente merita“.

Secondo Virginio Caparvi “è necessario assicurare condizioni di lavoro dignitose agli agenti di polizia penitenziaria che, potendo svolgere al meglio il loro compito all’interno delle carceri, riescono ad aumentare anche il grado di sicurezza del territorio”. Sulla stessa lunghezza d’onda Sandro Cretoni: “E’ scandaloso, da parte di un Governo, continuare ad effettuare tagli sulla sicurezza, quando, in questo particolare momento storico, la sicurezza andrebbe implementata. I tagli andrebbero fatti sugli sprechi che in Italia sicuramente non mancano“.

(aggiornato alle ore 16.20)
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