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Capitale Italiana della Cultura, è Mantova per il 2016 | L’Umbria con Spoleto e Terni ancora in corsa per il 2017

Aggiornamento delle 17:40 – E’ Mantova la Capitale della Cultura Italiana per il 2016. E’ stato il Ministro Dario Franceschini, al fianco del Commissario Marco Cammelli a proclamare la prima vera Capitale italiana.

Le umbre in lizza per il titolo, Terni e Spoleto, restano comunque un gara per la nomina del titolo nel 2017.

“Quando abbiamo immaginato di introdurre con una norma di legge titolo di Capitale Italiana della Cultura, abbiamo immaginato che sarebbe potuto diventare un meccanismo molto virtuoso per il sistema Paese – ha detto il Ministro alla Cultura durante la conferenza stampa – e come avevamo immaginato si è messa in moto una competizione importante sulla progettazione complessiva: sul patrimonio, sulle attività culturali, sulle eccellenze della città, coinvolgendo le associazioni e le istituzioni”.

“Qualche parola sulle cose che abbiamo imparato da questo percorso” Così il Prof. Marco Cammelli, presidente della commissione di valutazione – “E’ indispensabile che non finisca in un cono d’ombra, che tutti i processi messi in atto dalle città partecipanti sono un valore aggiunto significativo e importante che le città stesse hanno già maturato. Arrivo a dire che il numero dei vincitori è superiore al numero dei premiati perché i soggetti partecipanti hanno messo insieme fattori, attori progetti dimensioni, risorse, ipotesi. I premi passano, ma il modo per governare i sistemi locali è questo, ed è questo che voi tutti avete fatto”.


L’Umbria punta due volte sul titolo di Capitale della Cultura Italiana con Spoleto e Terni. Punta e freme in attesa dell’annuncio del Mibact di oggi pomeriggio, che proclamerà la prima delle due ‘regine’ del Belpaese, quella per il 2016, tra le 10 pretendenti già selezionate a giugno di quest’anno, tra un gruppo iniziale di 24 candidate. Oltre alle 2 umbre, Aquileia, Como, Ercolano, Mantova, Parma, Pisa, Pistoia e Taranto.

Chiusi i lavori della Giuria di selezione, presieduta da Marco Cammelli, oggi alle 17:00, con conferenza stampa in streaming, il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo dichiarerà la prima delle due vincitrici di questo bando. La capitale per il 2017 sarà invece nominata nel prossimo mese di Dicembre.

Il ministro Franceschini per la proclamazione

E’ lo stesso Ministro Franceschini a ricordare l’appuntamento su Twitter e, come da programma pubblicato sul sito del MiBACT,  sarà lo stesso Ministro a proclamare oggi la città vincitrice: “Una competizione serrata e molto bella, che fa benissimo al Paese” ha dichiarato il Numero Uno di via del Collegio Romano, alcuni giorni fa al Sole 24h, spiegando che il titolo è stato istituito con la legge Art bonus, vista la grande partecipazione delle città italiane al bando di selezione a Capitale europea della Cultura 2019, vinto un anno fa, era il 17 ottobre, da Matera. Al Bando europeo aveva attivamente partecipato anche Perugia, una partecipazione che ha permesso la nomina ‘di ufficio’ del capoluogo umbro a Capitale Italiana della Cultura per il 2015, insieme alle altre finaliste.


La partecipazione della Presidente Marini

Nell’attesa che si fa di ora in ora più trepidante per le due città umbre, rivali per oggi, ma già in accordo su un cammino condiviso e comune dei rispettivi percorsi presentati per la competizione qualunque sia il risultato di oggi e poi di Dicembre, arrivano le parole di incoraggiamento della presidente Catiuscia Marini“E’ già un risultato straordinario e molto importante per l’Umbria che due città come Spoleto e Terni stiano concorrendo per vedersi assegnare il titolo di Capitale italiana della cultura 2016. In prossimità della decisione finale del Ministero, voglio esprimere il mio più grande in bocca al lupo a Spoleto e Terni, consapevole che comunque il grande lavoro di progettazione e di animazione socio culturale che è stato svolto in questi mesi sarà utilissimo per la nostra regione.”


Il programmi delle due ‘pretendenti’

Nel frattempo, chiusi e presentati i programmi dopo l’ultima revisione, lo scorso 15 settembre, le due città umbre hanno presentato il programma ai propri cittadini.

A presentare il dossier per prima, il 20 di ottobre, è la città di Terni. E’ l’assessore alla cultura Armillei a spiegare il progetto: parola chiave ‘collaborazione’. “Chiamiamo la città tutta a crescere insieme” dichiara l’assessore. ’10 le azioni’ messe in campo dall’amministrazione di comune accordo con le scuole e le associazioni culturali cittadine: quindicimila cartoline per comunicare la Capitale, hackathon digitali dedicati alla cultura che metteranno alla prova 100 studenti su 3 diverse sfide, video clip sulla città in collaborazione con il “Festival Popoli e Religioni”, la messa in rete delle gallerie di Terni per promuovere l’incontro fra artisti. Questo solo per citare le azioni più incisive che porteranno la Città dell’Acciaio a creare un nuovo canale di crescita e sviluppo.

Di ieri sera, 26 ottobre, in una affollatissima Biblioteca Comunale, la presentazione pubblica della versione definitiva del dossier studiato da Spoleto. Il progetto già anticipato ai cittadini ad aprile ruota attorno al concetto delle ’12 porte’ della città. Spoleto porta delle culture, città modello di pace e civiltà” titola il progetto che mette in rete e a sistema eventi già esistenti e nuove idee, amministrazione, associazioni e manifestazioni. Si va dalla porta delle Generazioni, alla porta dela Porta del Mito – il Teodelapio uno dei simboli chiave della città e del dossier – passando per la Porta del Corpo e dell’Anima, fino ad arrivare alla Porta della Giustizia e della Storia. 12 accessi metaforici e reali ad una Città che della cultura ha fatto, da sempre, un baluardo.