Caos mense a Terni, domani partono i tavoli tecnici | Cosec ancora all'attacco del Comune - Tuttoggi.info

Caos mense a Terni, domani partono i tavoli tecnici | Cosec ancora all’attacco del Comune

Luca Biribanti

Caos mense a Terni, domani partono i tavoli tecnici | Cosec ancora all’attacco del Comune

I genitori "State pur certi però, che non ci lasceremo certo intimorire nè da voi e né da chi nutre altri interessi"
Lun, 28/03/2016 - 18:31

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Ci siamo, domani, alle15.00 presso i locali della “Siviera”, sarà costituito il primo tavolo tecnico organizzato dal Comune per la riforma del sistema mense, dove si prevedono ancora contestazioni e polemiche da parte del Cosec, sul piede di guerra per come sono gestiti tempi e modalità dell’apertura alla partecipazione dei comitati genitori alla riforma. Nonostante l’assessore Piacenti D’Ubaldi abbia promesso che nessuna delle cucine in loco verrà dismessa, i genitori non si rassegnano a rinunciare a chiedere che l’iter burocratico intrapreso venga fermato, ipotesi assai remota, visto che, entro aprile, deve essere pubblicato il nuovo bando del servizio e senza mezzi termini annunciano: “State pur certi però, che non ci lasceremo certo intimorire nè da voi e né da chi nutre forti interessi, affinchè si smobilitino le scuole comunali e i servizi annessi”.

Ricordiamo che, durante l’assemblea plenario di giovedì scorso, il Cosec e aluni rappresentanti di associazioni di categoria e sindacali hanno abbandonato l’aula rossa di Palazzo Gazzoli, prima che i facilitatori della “Puntodock”, potessero illustrare attraverso slide ciò che il Comune aveva in mente per il sistema di refezione. Secondo il Cosec: “L’abbandono in massa durante l’incontro per l’istituzione del tavolo tecnico, avrebbe dovuto far riflettere l’amministrazione comunale, vista anche l’eterogenietà dei soggetti coinvolti nella protesta, circa la necessità di un passo indietro rispetto alla mera ricerca di una legittimazione, sulla base di scelte già prese”.

Nell’occasione, tra qualche parole offensiva di troppo, il Comitato Commissari Mense era invece rimasto, e i suoi rappresentanti sono stati inseriti dal dirigente comunale Vincenza Farinelli nella lista dei tavoli tecnici. Il Cosec si è chiamato fuori, ma sarà ugualmente in presidio democratico ai tavoli per ribadire che l’amministrazione: “non vuole considerare la nostra richiesta, appoggiata anche da diversi soggetti e rappresentanze coinvolte nel servizio, di stralcio della Delibera n°25 del 24 Febbraio e di apertura di un apposito tavolo di discussione, inerentemente alla perentoria scelta di razionalizzazione e quindi chiusura, di diversi plessi scolastici comunali.
E’ facile parlare di mantenimento delle cucine in loco – si legge ancora in una nota – se poi le stesse non avranno modo di esistere a causa del dimezzamento dell’offerta scolastica dei servizi educativi comunali.
Non solo la chiusura delle scuole, ma anche la privatizzazione del servizio di refezione attraverso l’affidamento per concessione: azzeramento dei dipendenti comunali, taglio alle forniture di derrate locali per la gestione diretta, con un evidente abbassamento della qualità anche a danno di ogni ipotetica forma di economia circolare, ma sopratutto un aumento esponenziale dei costi; in particolare per i pochi nidi che resterebbero di pertinenza comunale e che raggiungerebbero prezzi ben al di sopra di quelli del privato”.

Tanti i dubbi del Cosec sui numeri forniti dall’assessore D’Ubaldi che, a loro dire, non sarebbero indicativi e non farebbero chiarezza sulla vicenda. Gravi le contestazioni mosse dai genitori che ‘accusano’ il Comune di fare interessi ‘privati’ piuttosto che quelli della collettività: “In tutto questo, quasi commovente ci pare l’ennesimo tentativo dell’Assessore al Bilancio – si legge ancora nella nota – di presentare numeri triti e ritriti, che nulla hanno a che fare con la realtà di ciò che si sta preparando alle spalle dell’utenza.
Come verrà calcolato oggettivamente il valore complessivo della concessione e delle singole voci se ad oggi il comune non è ancora in grado, o in volontà di fornire dati certi rispetto non solo al 2015, ma anche agli anni passati? Come ci si propone di discutere sulla riorganizzazione di un servizio se non vengono messi sul tavolo i numeri dettagliati di una gestione mista e articolata lunga più di 8 anni?

Tante domande – “Ci spieghi piuttosto caro Assessore – concludono i Cosec – quali saranno le intenzioni dell’amministrazione rispetto al canone di concessione per le cucine di proprietà comunale e come eviterete un meccanismo di aggiudicazione per “doppia leva”: punterete ancora una volta a far seguire i tagli col massimo guadagno a favore vostro e del privato, ma a scapito delle tariffe per l’utenza? Verserete per caso una tariffa sociale per garantire l’equo accesso di tutta la popolazione al servizio?
Oppure ancora una volta sceglierete facendo finta di ascoltare, per garantirvi la prerogativa di tutelare i vostri interessi e quelli della mancanza di libera competizione?”.

© Riproduzione riservata

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