Il sindaco Filippo Mario Stirati ha convocato d’urgenza, nella giornata di ieri (martedì 2 gennaio), una prima riunione in Comune per approfondire la situazione del canile comprensoriale di Gubbio, per verificarne funzionalità e criticità, dare risposte alla popolazione e confutare accuse generiche che, al di là dei singoli casi da valutare, hanno coinvolto in maniera denigratoria tutta la struttura e il personale che vi lavora.
Il canile di Ferratelle è comprensoriale e in esso affluiscono i cani di altri 4 Comuni della fascia, oltre a quelli di Gubbio, ed è gestito in convenzione dalla Comunità montana ‘Alta Umbria’, con la parte sanitaria di competenza della USL Umbria 1. Erano presenti infatti, oltre al sindaco Stirati e al dirigente comunale Raffaele Santini, i sindaci di Sigillo Riccardo Coletti e di Scheggia e Pascelupo Fabio Vergari (assenti giustificati i sindaci di Costacciaro e Fossato di Vico), nonché Mauro Severini, commissario liquidatore della Comunità montana ‘Alta Umbria’, accompagnato da Emilio Bellucci e Gianni Pauselli dirigente veterinario dell’Usl Umbria 1.
“Abbiamo voluto aprire un tavolo di confronto sulla questione del canile – spiega il sindaco Stirati – che nei prossimi giorni verrà allargata ad altri soggetti e associazioni di volontariato che ruotano intorno alla struttura. Dopo aver partecipato all’iniziativa di sensibilizzazione dei giorni scorsi, promossa da ‘Animal Mind Italia’, ‘Enpa Gubbio’ e ‘Gentle Team’, a seguito della quale sono emersi alcuni casi di cani con problemi specifici dati in adozione, stiamo valutando la funzionalità complessiva del canile, sia in termini strutturali che logistici, con i dati alla mano“.
Siamo ben consapevoli di alcune lacune e criticità esistenti, a partire dalla struttura degli anni ‘60/’70 decorosa ma ovviamente migliorabile, e ci stiamo impegnando in tal senso. I fondi ordinari che vengono destinati al canile sono circa 97mila euro l’anno, provenienti per la maggior parte dal bilancio comunale: circa 75 mila euro.
Il sindaco ha poi garantito che l’azione di gestione svolta in sinergia con ‘Enpa’, la collaborazione di altri soggetti come ‘Animal mind’ e varie forme di volontariato, è costante, così come la struttura è periodicamente controllata da autorità preposte quali NAS e Guardie Forestali: “Controlli sanitari che riconoscono il canile di Gubbio come uno dei migliori esistenti in Umbria, limitandosi a indicare alcuni interventi migliorativi“.
Complessivamente, nel 2017, la struttura con la collaborazione pubblico-privata ha portato all’adozione di 129 cani, a fronte di 135 ingressi che sono stati accalappiati senza microchip, mentre diversi sono stati riconosciuti e riaffidati ai legittimi proprietari. In questi giorni si stanno moltiplicando le richieste di affido, probabilmente anche a seguito della ribalta mediatica. Anche se rispetto al numero complessivo di abitanti dei Comuni interessati il dato non è allarmante, il sindaco sottolinea che “occorre insistere in un’opera di prevenzione per combattere gli abbandoni e intensificare le adozioni“.
Le condizioni di vita dei cani, dai cuccioli ai più anziani ‘ospiti’, debbono essere tutelate al meglio, dal punto di vista igienico a quello alimentare e sanitario. Chiederemo una maggiore collaborazione per una mobilitazione più capillare, a partire dalle scuole
“Come Comune di Gubbio, – conclude il sindaco – stiamo prevedendo stanziamenti in bilancio per alcuni interventi, come la costruzione di un pozzo d’acqua autonomo e di un ambulatorio medico. Siamo aperti al confronto positivo su qualsiasi tipo di proposta, costruttiva e utile alla collettività e al benessere dei cani stessi. Non possiamo accettare però attacchi offensivi e indiscriminati che denigrano il lavoro di chi quotidianamente si impegna per migliorare le condizioni della struttura e raggiungere obiettivi importanti”.
Per informazioni su adozioni o donazioni, rivolgersi al Canile in località Ferratelle, telefono 075 9274963.