Il sindaco Marco Locchi e l’assessore regionale al Patrimonio Fabio Paparelli, insieme al dirigente del servizio Patrimonio arch. Umberto Piccioni e ai tecnici della Regione, accompagnati dalla Polizia Municipale di Umbertide, hanno effettuato questa mattina un sopralluogo presso la tenuta di Caicocci al fine di verificare le condizioni della struttura, di proprietà regionale, attualmente in stato di occupazione. Il sopralluogo è stato preceduto da un incontro con la Giunta comunale per fare il punto sulle proprietà della Regione Umbria che insistono sul territorio umbertidese. La Regione Umbria e il Comune di Umbertide hanno preso atto dello stato di occupazione abusiva della tenuta di Caicocci che ad oggi impedisce qualsiasi intervento di valorizzazione del bene pubblico.
La tenuta di Caicocci, che un tempo ospitava una funzionale struttura ricettiva valorizzando la vocazione turistica del territorio con ricadute positive anche a livello occupazionale, si estende su 190 ettari di terreno tra bosco, pascoli e campi coltivabili su cui insistono 13 casali oltre a piscina e campi da gioco. Sia la Regione che il Comune hanno convenuto nel dare seguito ai passaggi di carattere giuridico, già in atto, intrapresi per far sì che la Regione torni in pieno possesso del bene, creando quindi le condizioni necessarie per mettere in campo progetti di valorizzazione della struttura, così come previsto dal piano attuativo annuale del patrimonio della Regione Umbria.
Regione e Comune si sono inoltre detti disponibili a valutare qualsiasi proposta progettuale finalizzata a recuperare e a valorizzare la struttura, ricorrendo anche all’alienazione o alla locazione. Il sindaco Locchi e l’assessore Paparelli hanno affermato:
“Il nostro obbiettivo è quello di valorizzare un bene pubblico affinché a trarne beneficio sia l’intera comunità di Umbertide, sia in termini di promozione del territorio che di sviluppo economico”.
Come sottolineato dall’assessore Paparelli, già in passato ci sono state manifestazioni di interesse per la tenuta di Caicocci ma l’attuale situazione di occupazione abusiva costituisce un ostacolo alla concretizzazione di qualsiasi proposta progettuale.