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Aggiornamento – Bufera su concorso per primario chirurgia Spoleto / Muore la robotica? / Ft graduatoria

Carlo Ceraso

Aggiornamento – Bufera su concorso per primario chirurgia Spoleto / Muore la robotica? / Ft graduatoria

Out allievi prof. Casciola / Sindaco “vedremo gli atti, pronti a mobilitazione” / La rimonta del vincitore, la ‘debacle’ del 2° tra i titolati
Lun, 16/03/2015 - 02:43

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E’ bufera dopo la pubblicazione della graduatoria del concorso pubblico per la copertura del nuovo primario di chirurgia generale dell’ospedale di Spoleto, affissa nel tardo pomeriggio di sabato sulla porta di ingresso della palazzina Micheli (vedi ft di TuttOggi) antistante il nosocomio della città del festival. La vicenda è di quelle che scottano per la delicatezza dell’incarico, la complessità del bando ma anche per la realtà del dipartimento spoletino, divenuto centro di eccellenza sanitaria a livello regionale e nazionale nella chirurgia robotica. Per il quale tanto si era speso il professor Luciano Casciola (da più di un anno in pensione) e la stessa città che agli inizi del nuovo millennio, con invidiabile lungimiranza, aveva investito qualcosa come 3 milioni di euro nel robot divenuto simbolo dell’ospedale grazie agli sforzi delle locali fondazioni bancarie e banche.

La polemica – sia chiaro, a sollevare l’intero sistema politico cittadino (tanto di centrodestra che di centrosinistra), non è certo la professionalità e la fama dei candidati, quanto la loro esperienza nella chirurgia robotica. Specialità che, secondo un patto non scritto, sarebbe dovuta rimanere a Spoleto, lasciando alla vicina Foligno quella cosiddetta tradizionale.

La graduatoria – il concorso si basava su titoli ed esame (colloquio) ed è nella seconda prova che si sono verificati dei veri ribaltoni. Come nel caso del vincitore, il dottor Giampaolo Castagnoli, perugino, 60 anni, primario di Pantalla (Todi), il quale, quarto ex aequo in graduatoria con altri 2 colleghi (28,50), ha alla fine sbaragliato il campo ottenendo nella seconda prova 49 punti (77,50). Il più titolato, il dottor Fabio Cesare Campanile (31 pt), anch’egli perugino, 54 anni, direttore di chirurgia a Civita Castellana, ha guadagnato il secondo posto  grazie ai 41 punti della 2nda prova (totale 72). Clamoroso l’esito dell’esame del dottor Alberto Patriti, perugino, 42 anni, allievo del prof Casciola di cui ha preso in questi mesi le redini del reparto insieme al dottor Bartoli: dopo un eccellente 30,5 pt per i titoli (in questi giorni ha anche ottenuto l’idoneità alla carica di professore associato in chirurgia), Patriti ha riportato nel colloquio un modesto “30” che lo ha relegato in quinta posizione. Cosa sia successo durante la prova orale è difficile da sapere. Impossibile contattarlo telefonicamente. Un medico commenta però a TO la sua prova: “mi ha riferito che la domanda di carattere scientifico estratta è stata sull’intervento al pancreas di cui Patriti è un esperto, non solo per l’esperienza acquisita negli anni ma per aver svolto sul tema un dottorato di ricerca. Quella di diritto amministrativo era sul budget, che avevamo studiato insieme e ripassato il giorno prima”.

Probabili ricorsi – nell’ospedale di Spoleto, dove la notizia già domenica mattina era diventata di dominio pubblico, circola insistente la voce che Patriti, ma anche Bartoli (non ammesso al colloquio), potrebbero fare ricorso al Tar dell’Umbria. E forse non solo loro. Ma quello che più preoccupa è che i due professionisti, richiesti anche all’estero per lezioni e convegni sulla robotica, potrebbero presto abbandonare Spoleto.

I requisiti del bando – Se al punto 2) del bando “Requisiti generali e specifici di ammissione” non si fa cenno alla chirurgia robotica, tale specializzazione compare più volte alla voce “Competenze tecnico-professionali – conoscenza di metodiche e tecniche” che fra l’altro prevede: “…una notevole casistica operatoria, costituita, oltre che dalle procedure standard della chirurgia addominale, anche da una affidabile, continuativa e appropriata attività chirurgica laparoscopia e robotica…” e ancora “…elevata conoscenza ed esperienza nell’utilizzo di procedure laparoscopica e robotica…” e, dulcis in fundo “…Esperienze specifiche – Esperienza robotica”. Scorrendo su internet i curricula di alcuni dei primi classificati (non è stato possibile reperirli di tutti e non è certo che siano c.v. aggiornati) solo Patriti ha tale specializzazione nel campo della robotica.

La reazione del sindaco… – “sono stato informato ieri sera dell’esito del concorso – dice al telefono Fabrizio Cardarelli – sul quale chiederò immediatamente l’accesso agli atti. Qui non è in discussione la capacità dei singoli concorrenti, tutti stimati professionisti, quanto la loro abilità ad utilizzare questo robot che è costato alla collettività milioni di euro. A me non interessa che vinca questo o quello, ma che rimanga la chirurgia robotica a Spoleto e che venga gestita dal migliore dei candidati, nello spirito di quanto prevede la Costituzione per i concorsi pubblici. In caso contrario sono pronto a mobilitare l’intera città. Non ho dubbi sul lavoro della Commissione esaminatrice ma ribadisco che voglio vedere prima le carte; intanto già da domani (lunedì, n.d.r.) invierò immediatamente un telegramma al direttore generale Fratini affinché verifichi, come è nel suo potere, l’intera procedura e, nel caso, agisca in autotutela”.

…e quella politica e del City Forum – ad aprire le polemiche è stato nel pomeriggio il presidente del consiglio comunale Giampiero Panfili (Rinnovamento): “da pochi mesi stiamo provando a governare la città tra i mille problemi lasciati dal centro-sinistra e tra questi anche il continuo depauperamento del nostro nosocomio. Anche in queste settimane, come fatto in passato quando eravamo minoranza in consiglio comunale, abbiamo teso la mano all’opposizione ma mi pare non ci siano più i presupposti…sarà il caso di fare un passo avanti, a questo punto io stesso mi rendo disponibile a farlo”.

Valuteremo il da farsi con i nostri legali – dice il consigliere regionale Franco Zaffini (FdI) -, mi auguro che la Commissione non abbia derogato ai requisiti previsti dal bando perché ci sono precise sentenze del Consiglio di Stato che vietano tale prerogativa. Di certo la chirurgia robotica non può scomparire dal nosocomio spoletino e in tal senso predisporrò una interrogazione alla Presidente Marini che ha l’interim alla sanità”.

Nessun commento da palazzo Donini anche se l’entourage della governatrice ribadisce che la Giunta non si è mai interessata ai concorsi pubblici e che i criteri per la nomina della Commissione sono stati tanto severi quanto trasparenti.

Nessuna presa di posizione da parte del piddì di Spoleto, anche se pare che sia il segretario provinciale Dante Andrea Rossi, sia la consigliera Laura Zampa abbiano già offerto la loro disponibilità a firmare sul tema un documento congiunto con la maggioranza che sostiene la giunta Cardarelli. In agitazione anche il City Forum il cui direttivo è stato convocato d’urgenza. Questo il messaggio arrivato alle redazioni: “Domani lunedì 16, alle ore 18, presso la sede Avis di Spoleto si riunirà il City Forum alla presenza del sindaco Cardarelli per valutare recente nomina primario chirurgia di Spoleto e promuovere eventuali iniziative in proposito. La stampa è invitata a partecipare”.

I numeri di Chirurgia – ecco i dati conseguiti dal reparto spoletino nel 2013 quando erano presenti 7 dirigenti medici (tra cui lo stesso professor Casciola): 1.648 ricoveri ordinari, 184 ricoveri in day surgery, 1.856 interventi in chiurugia laparoscopica e open, 43 interventi di chirurgia robotica maggiore, 379 interventi di chirurgia ambulatoriale, 4.985 visite ambulatoriali.

Occhi puntati su anestesia – a tenere in ansia la struttura ospedaliera è ora il prossimo concorso per dirigente della struttura di anestesia e rianimazione, bandito il 30 ottobre scorso come quello per chirurgia. Le prove, a quanto è dato sapere, si terranno fra poco più di una settimana. Anche in questo caso sono molti i titoli che i candidati devono avere per partecipare alla selezione ed essere ammessi al colloquio, ovvero alla vera ‘lotteria’ di ogni concorso.

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