La versione dell’incendio divampato per sbaglio non aveva convinto nessuno già prima che arrivassero i risultati delle analisi fatte sul liquido trovato nelle due taniche rinvenute in casa di Alessandra P., figurarsi quando un consulente ha messo nero su bianco che lì dentro c’era della benzina che Hasan Varoshi ha usato per dare fuoco alla ex fidanzata nella sua casa di Gaifana, alle porte di Nocera Umbra.
La benzina E infatti, la versione del 25enne albanese, arrestato per tentato omicidio, non ha assolutamente convinto i giudici del tribunale del Riesame a scarcerarlo e così ieri, un giorno dopo l’udienza, i giudici Narducci, Semeraro e Verola, hanno depositato il loro ‘no’ alla richiesta di uscire dal carcere. Decisivi erano stati due elementi depositati in vita dell’udienza: il primo, relativo alla benzina. Varoshi aveva detto che l’incendio in casa di Alessandra era divampato perché, mentre litigavano, avrebbe urtato per sbaglio un flacone con dell’alcol che la donna stava usando per pulire. Invece, nelle due taniche c’è benzina che Varoshi avrebbe preso poco prima di arrivare a casa di lei, sfondare la porta e cospargere tutto del liquido poi usato per dare tutto alle fiamme.
Il racconto di Alessandra Il secondo è arrivato proprio il giorno dell’udienza ed era il verbale della testimonianza di Alessandra P. La donna, ancora ricoverata a Genova, era stata infatti sentita il giorno prima dal pm della procura di Spoleto, Michela Petrini, che era andata in ospedale da lei. E’ stata la donna a descrivere la furia di Varoshi che le diceva “Ti ammazzo, ti ammazzo” , che l’ha colpita con il bastone che impugnava, e che poi ha buttato benzina in tutta casa. La donna ha anche detto ce, ad un certo punto, c’è stato un boato e tutto è diventato fiamme: a quel punto, si sarebbero rotti i vetri della finestra ed entrambi sarebbero scappati sul terrazzo. Sarebbe stato in quel momento che Varoshi le avrebbe chiesto di concordare una versione da dare alle forze di polizia.
Il complice La procura sta indagando per individuare il complice di Varoshi. Il 25enne infatti non guida l’auto e, secondo quanto emerso, deve essere arrivato li con due taniche di benzina e un bastone. Cosa impossibile da fare a piedi. E così, dopo che Alessandra ha raccontato quel che è accaduto, si profila sempre di più una situazione in cui, ancora una volta,un uomo colpisce quasi a morte una donna che un tempo ha detto di aver amato.
