Procede con successo la prima edizione della Biennale d’Arte del Dialogo a Spoleto presso la Galleria Associazione Culturale Eclettica, alla Rocca dei Perugini.
Il Maestro Giuliano Ottaviani, fondatore della Biennale e Presidente dell’associazione culturale Eclettica, si dichiara soddisfatto di aver raggiunto il suo obiettivo, quello cioè di promuovere il dialogo tra artisti internazionali grazie alla collaborazione delle ambasciate di tutto il mondo.
Ottaviani ha infatti accolto entusiasticamente la proposta del Sindaco della città di Durazzo, Dako Vangjush, di spostare a settembre la Biennale in Albania.
Si rafforza così sempre più lo scambio creativo tra gli artisti locali e quelli internazionali, stimolando l’integrazione tra le diverse culture.
Alla mostra sono esposte le opere dei migliori artisti nel campo delle arti figurative e sperimentali provenienti da vari Paesi: Argentina, Brasile, Colombia, Kyrgyzstan, Francia, Croazia, Italia, Polonia, Olanda, Norvegia, Romania.
Tra questi vogliamo presentare gli artisti brasiliani Juraci Doria, Ricardo Franco, Jorge Portugal e Josèn Carlos Capinan, portati in Italia da Lita Limley, vice presidente dell’Associazione Eclettica.
Juraci Doria è un poeta, architetto (nel 1994 ha progettato il Museo di Arte Contemporanea di Feira de Santana) e professore di Lettere e diversità culturale presso l’Università Statale di Feira de Santana . Si è dedicato alle arti sin dai primi anni ’60 e ha partecipato a numerose mostre in Brasile e all’estero. Rappresenta la cultura popolare del Brasile contemporaneo con un registro colloquiale.La sua pittura ricrea i valori popolari, dove lo spazio è più importante del tempo; in essa vive lo spirito di un popolo semplice e umile.
Mette in scena le vicende ordinarie della vita attraverso un simbolismo lirico e poetico.
Invitato alla Biennale di Venezia nel 1980, ha recentemente disegnato il logo della biennale a Salvador di Bahia che avrà luogo il 29 Maggio.
Josè Carlos Capinan è una delle figure più prestigiose del panorama attuale brasiliano: scrittore, poeta, poi medico; attualmente riveste il ruolo di presidente del MUNCAB, il primo Museo Nazionale della cultura afro-brasiliana a Salvador di Bahia.
Attivamente coinvolto nei movimenti culturali del 1960, è ora membro attivo del tropicalism ed ha collaborato con artisti del calibro di Caetano Veloso e Gilberto Gil.
Dal 1987 al 1989 ha prestato servizio come Segretario della Cultura dello Stato di Bahia.
Traspare dalle opere di Capinan la necessità di un dialogo con le diverse culture, non solo brasiliana o africana ma planetaria, dove tutti gli esseri umani sono assetati di libertà, fraternità e uguaglianza.
Ricardo Franco definisce la sua arte un’arte democratica, perché per comprendere le sue opere non è necessaria una conoscenza tecnica. Egli rappresenta la vita quotidiana attraverso un’ ottica popolare.
Le persone si identificano con i suoi personaggi e si immergono nell’universo emozionante e reale che egli sa creare.
Per questo motivo la fama dell’artista è aumentata fino a raggiungere un riconoscimento anche in alcune mostre internazionali.
Jorge Portugal rappresenta una delle voci culturali più importanti del Brasile. Anche lui artista a tutto tondo, oltre ad essere Speaker di “Tele Globo” e vicepresidente del Museo Afro di Salvador, è è anche un poeta, scrittore e compositore.
Ricordiamo inoltre che alla mostra sono presenti anche le opere della scrittrice antropologa Paula Katharina Rylands, Tito Casal, Emerita Andrade, Anca Gravis, Roberto Dantas e Dayse Rodriguez.