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Bastia Umbra, cede palo del campo e muore un 15enne | AGGIORNAMENTI

Un ragazzino di 15 anni, Antonio Perrella, è morto intorno alla mezzanotte tra sabato e domenica in un tragico incidente avvenuto a Bastia Umbra. Il minore, originario della Campania ma residente a Bastia Umbra con la famiglia, si trovava con alcuni amici in un’area verde di viale Giontella quando, per cause ancora in via di accertamento è morto dopo essersi arrampicato ed essere poi caduto da un palo che sorregge una rete verde di contenimento dei palloni dietro la zona di gioco, nei pressi del palazzetto dello sport.

Cinque metri  e mezzo, questa l’altezza del palo che ha ceduto facendo perdere l’equilibrio al ragazzo e all’amico che si era arrampicato insieme a lui. Un tragico gioco, o forse una sfida finita nel peggiore dei modi. 

Non è chiaro se il 15enne abbia perso la vita per le ferite riportate dalla caduta o perché il palo, che non ha retto sotto il peso dell’arrampicata, gli è caduto addosso colpendolo. Questo sarà l’autopsia già disposta dal magistrato di turno Mario Formisano, a stabilirlo.

Intanto questa mattina il medico legale Gualtiero Gualtieri effettuerà una prima ispezione sul corpo della giovanissima vittima, ora trasferito nell’obitorio dell’ospedale di Assisi.

Un tragico gioco. Una bravata innocente finita in tragedia, questo il quadro che si ricompone, senza troppe incertezze agli occhi degli inquirenti. Molti i ragazzini presenti sul posto e testimoni della tragedia che in comprensibile stato di choc hanno dato il racconto di quei tragici istanti, fornendo praticamente la stessa versione. Quella del ragazzo che si arrampica sul palo, con lui almeno un altro coetaneo, del palo che cede sotto quel peso e del ragazzino che cade a terra rivelando vano ogni tentativo di rianimazione attuato dai medici del 118 immediatamente allertati. A quanto si apprende, trattandosi di un 15enne è stato anche attivato il tribunale dei Minori.

La comunità sconvolta da quanto accaduto è vicina ai familiari di Antonio. La serata di gioco si è trasformata nel peggiore degli incubi con gli amici inginocchiati intorno al corpo di Antonio che gridavano e chiedevano aiuto impotenti. Dopo l’incidente sono stati proprio gli amici della vittima a correre quel centinaio di metri che separano il campo dalla casa del ragazzo, per andare a chiamare i genitori, mentre gli altri, che già avevano chiamato il 118 aspettavano l’arrivo dell’ambulanza. Un lungo tentativo di rianimazione non ha però avuto l’esito atteso. Intanto gli inquirenti hanno posto sotto sequestro l’area dell’incidente e portato via il palo. Elementi che verranno vagliati nelle prossime ore per fare piena luce su una tragedia che ha lasciato tutti sotto choc.

Il sindaco rientra in città. Il campo da calcetto è di proprietà del Comune di Bastia Umbra, per questo l’assessore allo Sport, Filiberto Franchi, ha annunciato, dopo essersi recato sul posto ed aver effettuato una prima verifica che saranno effettuati ulteriori accertamenti sulla struttura. Intanto il sindaco, Stefano Ansideri che si trovava fuori città per qualche giornio di vacanza, appena informato ha deciso di rientrare immediatamente a Bastia.

“E’ una tragedia”: il vicesindaco di Bastia Umbra Francesco Fratellini parla così della morte di Antonio Perrella, “Attendiamo che gli accertamenti in corso facciano chiarezza su quanto successo” ha aggiunto. “Quella – ha rilevato ancora il vicesindaco – è un’area libera e le reti non sono comunque idonee a sopportare il peso di qualcuno che ci si arrampica. Anche per le travi in ferro che sovrastano l’adiacente palazzetto – ha concluso Fratellini – ci sono stati segnalati problemi per ragazzi che ne farebbero un uso non corretto”.

Ultimo aggiornamento ore 19.56

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