BARRIERE ARCHITETTONICHE: IL CONSIGLIERE CERASINI INTERROGA LA GIUNTA SUL TEATRO NUOVO - Tuttoggi.info

BARRIERE ARCHITETTONICHE: IL CONSIGLIERE CERASINI INTERROGA LA GIUNTA SUL TEATRO NUOVO

Redazione

BARRIERE ARCHITETTONICHE: IL CONSIGLIERE CERASINI INTERROGA LA GIUNTA SUL TEATRO NUOVO

Lun, 04/02/2008 - 18:20

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“Venerdi scorso mi sarei voluto recare, come la mia carica da consigliere comunale moralmente mi obbligava, alla celebrazione ad un anno dalla scomparsa del maestro Menotti.

Ho usato il termine avrei voluto, perché, praticamente mi è stato impedito di poterlo fare.

Certamente non parlo di impedimento forzato, ma il fatto che la parte centrale della commemorazione si tenesse alla sala 17 settembre me lo ha difatti impedito. La sala dove è stato proiettato il documentario che ricordava il Maestro è una sala priva di abbattimento delle barriere architettoniche.

Nel 2007 è terminato l'opera di restauro e consolidamento del Teatro Nuovo che per tutti noi cittadini è stato, da sempre, il simbolo della vocazione culturale di Spoleto.

Ora mi chiedo ad alta voce: Può il simbolo massimo della cultura spoletina essere un luogo di mancata integrazione? Può dirsi una città a vocazione culturale se poi non riesce ad integrare le persone più deboli con il resto della società?

E' questo lo spirito che mi spinge a questa interpellanza. Spoleto è veramente la città della cultura o per la nostra città la parola cultura è la copertina di un libro con le pagine bianche? La cultura non è solo il grande sculture contemporaneo o l'opera teatrale che magari parla di una tematica sociale più o meno scabrosa. La cultura è quella “cosa” che permette il riscatto di chi in questa società ha di meno. Quasi al pari di un riscatto sociale. Ma soprattutto la cultura è capacità di integrazione, la cultura è il mezzo con cui c'è stato l'affrancamento dalla schiavitù, la cultura è stata quella che ha sconfitto la segregazione in america e l'happartaid in sud africa. La cultura è la maschera di pulcinella, la cultura è qualcosa che è “ad includendum” e non l'opposto.

Chiunque ha in mente qualsiasi altro significato per la parola cultura o uso della stessa, non la intende per il ruolo che questa parola ha avuto nella storia del mondo.

Ora spero che questa mia riflessione possa far iniziare un vero dibattito su questo tema, sulla capacità di integrazione che la nostra città offre.

Una volta ripetuti tutti questi discorsi di “buona filosofia” rimane per me assurdo come si possa nel 2007 a fronte di un intervento strutturale vasto non provvedere a mezzi atti all'abbattimento della Barriere Architettoniche. Parlando con qualche tecnico di studi mi è stato riferito della mancanza dell'università italiana e del sistema scolastico n generale che non insegna a progettare senza barriere. Ma a questa osservazione mi viene da pensare: “ma allora le leggi che si fanno a fare?” Mi si deve spiegare come chi firma i progetti qui a Spoleto non tenga in minima considerazioni le leggi che ho citato prima. Al teatro Mancinelli di Orvieto (oggetto di simile restauro) + stato creato un ascensore interno e addirittura sono stati adattati 2 palchi degli ordini superiori alle norme che le leggi prescrivono.

Ora, dato per assodato che il rispetto delle leggi che oggi sono in vigore sono l'unico modo che i soggetti deboli di una società sono tutelati rispetto a quelli più forti rinnovando il contratto sociale che sta alla base della nostra società

INTERROGO IL SINDACO E LA GIUNTA AL FINE DI SAPERE

  • Se la legislazione che ho descritto sopra sia ancora in vigore
  • Se il progetto del Teatro Nuovo è totalmente conforme alle leggi sopraccitate
  • Se la sala 17 settembre può essere luogo dove tenere iniziative aperte al pubblico oppure può essere usata solo al servizio interno del Teatro.
  • Con quali criteri è stata data l'agibilità alla sala 17 settembre
  • Se ci sono deroghe visto la storicità del Teatro e spiegare quali sono le condizioni per cui al teatro Mancinelli di Orvieto è stato potuto effettuare le opere di abbattimento delle barriere architettoniche e al Teatro Nuovo di Spoleto no.

Chiedo altresì che nell'eventualità l'organo chiamato a rispondere alle mie domande ravvisasse la non conformità degli atti rispetto alla legge vigente invii il materiale agli organismi individuati all'attuazione della stessa affinché la legalità degli atti venga ripristinata al più presto.”

(NDR. Pubblichiamo il testo dell'interrogazione del Consigliere comunale Juri Cerasini, relativamente alla parte in cui si espongono i fatti avvenuti omettendo per motivi di spazio la lunga documentazione legislativa allegata a corredo delle motivazioni del Consigliere. Riteniamo con questo di non aver snaturato la ratio dell'interrogazione, rendendoci comunque disponibili a pubblicare se richiesto dall'interessato tutta la parte allegata in altro articolo.)


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