Banca Pop Spoleto, Commissari infuriati per nuova campagna pubblicitaria / Cuoco pacioccone simbolo della comunicazione per le imprese / Ft - Tuttoggi.info

Banca Pop Spoleto, Commissari infuriati per nuova campagna pubblicitaria / Cuoco pacioccone simbolo della comunicazione per le imprese / Ft

Redazione

Banca Pop Spoleto, Commissari infuriati per nuova campagna pubblicitaria / Cuoco pacioccone simbolo della comunicazione per le imprese / Ft

Ven, 20/09/2013 - 10:19

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Carlo Vantaggioli

C'era una volta Auguste Gusteau, chef epicureo convinto che chiunque potesse cucinare. Auguste, per la cronaca, è uno dei simpaticissimi protagonisti del gettonato cartoon Pixar, Ratatouille. Da qualche giorno a Spoleto come a Perugia e Terni, in tutti i punti strategici della rete viaria, campeggiano dei mega poster con protagonista uno chef, molto simile per corporatura ad Auguste Gusteau e per il baffetto malandrino, a Chef Rubio, idolo della cucina trash del canale televisivo DMax. Non mancano la Toque Blanche (il cappellone da cuoco) ed un significativo “forchettone” alla cui sommità è infilzata una salsiccia (sargiccia in volgare), nostrale si spera, o almeno di filiera corta. Che sia la nuova pubblicità della fortunata e criticata serie Masterchef? Neanche per idea.

L'ammiccante messaggio del cuoco soddisfatto e pronto a servire la salsiccia, è il nuovo claim comunicativo della Banca Popolare di Spoleto per pubblicizzare i prodotti rivolti alla clientela più esigente, ovvero le imprese locali.
Comunicare è una passione, prima ancora che un mestiere, e indubbiamente la task force dei pubblicitari ingaggiati dall'istituto bancario spoletino (se sono poi stati ingaggiati) deve aver analizzato con attenzione i punti di forza dei prodotti che si volevano reclamizzare per poi rappresentarli come si vede nei manifestoni in giro.
Ora la cosa più divertente del “comunicare” è che non sempre il messaggio viene letto alla stessa maniera, e in un luogo geografico come l'Umbria, al tempo della crisi e dopo le vicissitudini della Bps messa in sicurezza da Bankit (per chi non lo sapesse ancora), una pubblicità come questa rischia di avere un retrogusto satirico di non poco conto. I paragoni e le citazioni si potrebbero sprecare, a partire dai film come “La grande abbuffata” con il trio stellare Mastroianni-Tognazzi-Piccoli, passando per “Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante” di Peter Greenaway arrivando a “Sapori e dissapori” con Catherine Zeta Jones.

Di fatto la Banca che appena un anno e mezzo fa aveva ingaggiato il pluristellato Marco Materazzi per reclamizzare i propri prodotti (ricordate il claim, “difendi i tuoi risparmi”?), sembra aver cambiato strategia passando dal Campione del mondo a un Campione dei fornelli (almeno lo si spera).

Sul nostro cuoco pacioccone fare battute ora, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, se non fosse che quel baffetto lo fa tanto somigliare ad un alto dirigente dell'istituto spoletino, non solo per la mole fisica e la pronunciata “pappagorgia”, ma anche per il ruolo di guida che un bravo chef deve avere in cucina. A dire il vero pare proprio che il dirigente in questione si sia anche un po' offeso manifestando a chiare note il proprio disappunto all'ufficio comunicazione di piazza Pianciani i cui responsabili erano magari convinti di aver trovato la 'campagna dell'anno'. Talmente convinti che pare, si dice, sembra, non l'hanno fatta vedere neanche ai Commissari straordinari mandati a febbraio da palazzo Koch (Boccolini, Brancadoro e Stabile) i quali, alla vista del manifestone piazzato in ogni dove e pubblicato anche sul sito on line, a momenti non collassano. Il che la dice lunga su quanto sia difficile l'opera di 'controllo' dentro palazzo Pianciani.

Ma torniamo alla 'genialata'. Solo un colpo di genio appunto, poteva nobilitare il tutto con il simbolico forchettone e la salsiccia in primo piano. Qui occorre un gesto Dadaista, nel senso del movimento artistico, per andare a scoprire le vere intenzioni dei pubblicitari e ancor più dei committenti. Certo è che se si voleva far parlare della PopSpoleto, gli autori della campagna ci sono riusciti benissimo: resta da vedere con quali risultati.

Molteplici i messaggi subliminali che si possono intravedere all'orizzonte come “Vi infiliamo come una salsiccia” o “venite tutti da noi, si mangia bene…”, ma anche “vi cuciniamo secondo tradizione…cotti al punto giusto!”. I più cattivi azzardano “un arrosto ben fatto“. Insomma un prodotto pubblicitario per tutti i gusti e i palati.
Da ieri sera intanto il cuoco pacioccone e relativo manifesto sono stati rimossi dalla homepage del sito ufficiale della Banca Popolare. Chissà, saranno finite le salsicce?

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