Categorie: Cronaca Economia & Lavoro Terni

Ast Terni, Renzi frettoloso “Vicenda chiusa” / Operai a referendum

40 giorni di sciopero e ore di trattativa hanno portato finalmente alla stesura di un’ipotesi d’accordo tra Thyssen- governo-sindacati, in relazione al piano industriale Ast.
A dare la notizia è stato il sottogretario Bellanova che ha giudicato positivamente quanto stabilito con i vertici tedeschi. Si parla di un milione di tonnellate di acciaio fuso in un anno, l’attività di due forni (con modalità comunque ancora da definire), investimenti fino a 15omilioni di euro fino al 2017, cassa integrazione ordinaria per 400 persone (e non straordinaria come invece chiesto dalla Thyssen), 0 licenziamenti (visto che l’adesione all’incentivo di mobilità è stata più alta del numero degli esuberi – 305 contro 290. Questi i punti chiavi dell’ipotesi di accordo, visto che ora dovranno essere gli operai, attraverso un referendum, a votare sulla proposta.

Forse troppo frettolose le parole del premier Mattero Renzi che, alla Camera, ha riferito di essere “Molto soddisfatto per l’accordo che il governo abbia concluso con successo la vicenda Ast”.

Ecco la nota dei sindacati: “Nella giornata odierna alle ore 16,00, dopo 25 ore di trattativa, è stata siglata l’ipotesi d’accordo per l’Ast di Terni e le controllate Aspasiel, Sdf e Tubificio.

Domani si terranno le assemblee informative sui contenuti dell’ipotesi di accordo che comunque sarà messa a votazione tramite referendum nei giorni prossimi.

L’ipotesi di accordo, frutto di giorni di mobilitazione e negoziato, recepisce parti significative delle proposte fino ad oggi sostenute dalle Organizzazioni sindacali e dai lavoratori.

I contenuti del nuovo Piano e quanto sottoscritto saranno illustrati nelle assemblee informative che partiranno dalla giornata di domani.

A fronte dell’intesa raggiunta, sono sospesi da subito i presidi alle portinerie ed è revocato lo sciopero a partire dalle ore 6 di domani 4 dicembre 2014″.

Foto dal profilo Twitter @matteorenzi