Ast Terni, da Roma fumata nera / Thyssen ferma su piano industriale - Tuttoggi.info

Ast Terni, da Roma fumata nera / Thyssen ferma su piano industriale

Luca Biribanti

Ast Terni, da Roma fumata nera / Thyssen ferma su piano industriale

Sindacati delusi, il 23 settembre nuovo vertice al Mise
Ven, 19/09/2014 - 21:05

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Nei due tavoli tecnici che si sono tenuti in Prefettura la scorsa settimana, si era già capito che aria tirasse sulla vicenda Ast. Non sono bastate neanche le parole di Antonio Tajani e Vincenzo Paglia che da Anversa, nell’ambito dell’incontro della “Comunità Sant’Egidio”, aveva espresso forte preoccupazione per le acciaierie di Terni. Le preoccupazioni erano evidentemente fondate, visto che l’incontro di oggi al Mise è stato deludente.
I vertici Thyssen sono irremovibili dalle loro posizioni sul piano presentato per Ast e neanche il Ministro, Federica Guidi, è sembrata in grado di tenere testa ai tedeschi.
Ecco la nota dei sindacati, a firma congiunta, che siega l’esito dell’incontro: “Si è tenuto al Mise alla presenza del Ministro Guidi l’incontro tecnico di approfondimento e di aggiornamento tra Organizzazioni sindacali e Azienda inerenti le strategie industriali di ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni.
Sono state ribadite dalle Organizzazioni sindacali, come già avvenuto in sede locale, i punti strategici che debbono contraddistinguere un Piano che garantisca il mantenimento e lo sviluppo industriale del Gruppo Ast.
Gli elementi forniti dall’Azienda ad oggi ancora non individuano una chiara strategia che va in questa direzione alla quale si aggiungono affermazioni e dati (assetto societario, previsione di bilancio, strategie commerciali, investimenti) che continuano a rappresentare per le Organizzazioni sindacali elementi di criticità e non condivisione.
Un nuovo incontro è stato fissato per il giorno 23 settembre, sempre al Mise, per chiarire ulteriormente gli aspetti sopracitati in maniera costruttiva”.

Un ritornello ormai ben noto ai lavoratori del polo siderurgico ternano che da tempo sentono dire “polo strategico da salvare”, “sito fondamentale per l’Italia e per l’Europa”, peccato che alle parole non corrispondano fatti concreti.
Il governo non sembra avere la necessaria autorevolezza per intervenire e, dopo le contestazioni ricevute a Taranto, Matteo Renzi si guarda bene dal fissare una data per venire a Terni e per occuparsi ‘seriamente’ della questione Ast. Non che finora non ci sia stata serietà da parte di tutte le parti coinvolte, ma ci vuole continuità e fermezza. Il prossimo incontro infatti è stato fissato al 23 settembre, ma con quale prospettiva?
Cosa sarà cambiato da oggi a 4 giorni?
La Morselli sarà colta da improvvisa ispirazione cristiana, come si è augurato il vescovo di Terni, Giuseppe Piemontese?
La Guidi ha delle carte da giocare che finora ha tenuto nascoste? O sara Renzi stesso a intervenire?.
L’unica certezza è l’incertezza della situazione che, con il passare del tempo, gioca soltanto a favore di Thyssen.

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