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Ast Terni, attacco Rsu in vista dell’incontro Camusso-Morselli

Redazione

Ast Terni, attacco Rsu in vista dell’incontro Camusso-Morselli

Sindacati sul piede di guerra "Totale chiusura dell'azienda nel riconoscere le problematiche"
Mer, 16/09/2015 - 21:21

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A pochi giorni dell’incontro tra Susanna Camusso e l’ad Ast, Lucia Morselli, in programma per il prossimo 24 settembre a Palazzo Gazzoli, le Rsu di Ast evidenziano ancora tutte le criticità presenti nell’azienda nei rapporti tra sindacati e direzione aziendale. Nello specifico, le Rsu hanno rilevato, come problemi fondamentali i mancati soldi spesi per le manutenzioni e investimenti, le centinaia di lavoratori in meno, la riduzione salariale, la situazione delle ditte appaltatrici e la mancata sostituzione di figure professionali.

Ecco il comunicato integrale delle Rsu:

“Dopo la ripresa delle attività produttive e di alcuni incontri programmati con la D.A, in continuità con il comunicato del 28-07-2015 e con gli impegni presi e condivisi con i lavoratori, in data odierna si sono riunite le RSU di AST per fare il punto della situazione.

Le RSU di AST registrano la totale chiusura da parte della D.A. ad affrontare e riconoscere problematiche oggettive persistenti in alcune aree dello stabilimento come più volte da noi evidenziato. Problematiche sempre più evidenti e pericolose per la sicurezza dei lavoratori e per la tenuta in un periodo medio-lungo del sistema produttivo e economico aziendale.

Non è più accettabile rimandare un confronto che nega diritti acquisiti e riconosciuti ai lavoratori da accordi vigenti e dal CCNL, questioni queste che nulla hanno a che vedere con interpretazioni di rilancio rispetto all’ accordo di Roma. Rivendicare  il rispetto della sicurezza, dell’orario di lavoro, dei riposi, il ripristino delle professionalità mancanti, sia operaie che impiegatizie, non è altro che riconoscere la dignità dei lavoratori.

Non è più accettabile il clima di pressione esistente all’interno dello stabilimento, che non permette di svolgere serenamente l’attività lavorativa. La non chiarezza dei limiti di ruoli, responsabilità e procedure hanno e potrebbero compromettere posti di lavoro e generano effetti che potrebbero ingessare l’attività produttiva.

Le RSU  di AST prendendo atto che l’andamento produttivo va nella direzione del rispetto dell’accordo del MISE, ribadiscono che tale risultato, se raggiunto, è in gran parte riconducibile al sacrificio dei lavoratori che vanno a sopperire alle inefficienze tecnico-organizzative aziendali.

Le limitate manutenzioni e il mancato approvvigionamento di materiali primari stanno compromettendo l’ efficienza e l’ efficacia impiantistica. Lo stress al quale sono sottoposti tali impianti può favorire il raggiungimento dell’obbiettivo, ma nello stesso tempo non traguarda la prospettiva futura rischiando di far trovare l’ intero sito produttivo in condizioni di non poter più produrre, con tutti i rischi sulla sicurezza e incolumità per i lavoratori.

Anche a fronte di quanto sopra detto, l’eventuale miglioramento del bilancio aziendale, non può certo essere solo merito di una corretta gestione aziendale, in quanto ci sono voci che hanno un valore non irrilevante nei bilanci, come:

Mancati soldi spesi per le manutenzioni e investimenti
Centinaia di lavoratori in meno
Riduzione salariale
Situazione delle ditte appaltatrici
Mancata sostituzione di figure professionali
Inoltre sarebbe interessante conoscere l’ entità delle consulenze presenti nello stabilimento ed il contributo fattivo delle stesse al raggiungimento degli obbiettivi.

Le RSU a fronte di quanto detto hanno da subito sollecitato la ripresa di un confronto presso la DTL per concludere il percorso avviato. Invitano tutti i lavoratori a non dare più la disponibilità a ore straordinarie fuori da quelle previste dal CCNL e denunciando qualsiasi situazione a rischio”.

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