Le Rsu di Tk-Ast comunicano il cambio di strategia sulle modalità di sciopero a Terni. Dalla protesta ad oltranza si passa ad iniziative decise di volta in volta ad iniziare dall’assemblea di mercoledì 26 ottobre, prima data utile per riunire tutti i lavoratori e discutere quindi del nuovo corso di lotta sindacale. Dire però che la decisione sia automatica o tranquilla non sarebbe corretto, viste le frizioni tra gli stessi protagonisti dello sciopero ad oltranza di questi ultimi 33 giorni. Una lotta sindacale salita alla ribalta nazionale proprio per il fortissimo coinvolgimento dei lavoratori e di tutta la città. Nella stessa riunione di oggi, che ha di fatto deciso il cambio di passo, le discussioni ed i contrasti non sono rimasti sotto il tappeto. Alla fine però ha prevalso il metodo della “moderazione”, richiesto da più parti ai lavoratori, Governo e Confindustria Terni inclusa. Ecco dunque il comunicato finale delle Rsu aziendali, Fim Cisl, Fiom Cgil, Uil, Fismic Confsal e Ugl:
Come preannunciato nell’assemblea di giovedì 20 novembre, si è riunita nella giornata odierna la Rsu del Gruppo Accai Speciali Terni insieme alle Segreterie territoriali di Fim Fiom Uilm Fismic e Ugl, per fare il punto della situazione rispetto alla vertenza e per prendere in esame la rimodulazione delle iniziative.
La rimodulazione, discussa e approfondita attentamente, condivisa dalla Rsu dal confronto con i lavoratori, non è stato possibile organizzarla prima della giornata di mercoledì 26 novembre.
La decisione, di non procedere a modifiche prima del 26 novembre, nasce anche in ragione del Comunicato aziendale affisso alle portinerie e pubblicato sui quotidiani locali, considerato elemento di disturbo e di ulteriore frizione tra i lavoratori manifestatosi nell’andamento della stessa assemblea di giovedì.
Fermo restando quanto sopra detto, la Rsu ha comunque ritenuto, come elemento di responsabilità sindacale, di procedere alla rimodulazione a partire dal giorno di mercoledì 26 novembre delle iniziative di sciopero.
La scelta è avvenuta non a seguito delle molteplici sollecitazioni di chi non è parte attiva di questo negoziato, ma ragionata esclusivamente dalle Organizzazioni sindacali metal meccaniche insieme alle Rsu come atto di responsabilità rispetto alla ripresa del negoziato.
Lo stesso negoziato dovrà avere come obiettivo quello di ottenere un esito di avanzamento o positivo, tenendo presente le posizioni che unitariamente le Organizzazioni sindacali hanno più volte espresso al Ministero dello Sviluppo Economico.
Le Rsu verificheranno l’andamento della trattativa come elemento per poter ulteriormente modificare le azioni in essere.
Terni, 23 novembre 2014