Varenne, probabilmente il cavallo più famoso della storia dell’ippica, è stato ad Assisi questa mattina per la benedizione davanti alla basilica di Santa Maria degli Angeli, in occasione di Sant’Antonio Abate. La foto che pubblichiamo è tratta dal profilo facebook dell’assessore regionale alla sanità Luca Barberini che ha partecipato con con il suo cane Nelson (anche lui noto alle cronache).
“Una bella tradizione, segno di vicinanza agli amici a quattro zampe, capaci di essere accanto alle persone anche nei momenti di grande difficoltà, come questi giorni in Abruzzo, dove i cani da soccorso hanno contribuito a salvare diverse vite” ha quindi sottolineato Barberini con un post su Facebook. “Una manifestazione che ha richiamato tanta gente, anche da fuori regione: un segnale chiaro di un’Umbria che, con la sua bellezza e le sue tradizioni, sa e vuole riemergere dalle difficoltà”.
Varenne, il “capitano” è arrivato da Vigone (Torino) con la inseparabile stalliere Anna. Con lui Roberto e Jacopo Brischetto, titolari centro piemontese, e allevatore Sergio Carfagna di Assisi promotore dell’iniziativa insieme al suo cavallo Iglesias, anche lui campione del trotto. Insieme hanno partecipato anche alla secolare cerimonia del Piatto di San Antonio. Per Varenne è la seconda volta in Umbria dopo il 2011 quando a Città di Castello partecipò alla mostra del cavallo.
Il Piatto di Sant’Antonio Abate, nato e distribuito come pranzo per i poveri, consiste ancora oggi in una razione di maccheroni, due fette di carne in umido, quattro salsicce, due polpette, pane, mezzo litro di vino e due mele. Un pranzo della tradizione contadina offerto ai poveri del paese in segno di riconoscenza. La Festa ha una tradizione lunga almeno un secolo e mezzo, è un voto fatto a Sant’Antonio Abate per aver salvato i cavalli quando Santa Maria degli Angeli era una celebre stazione di posta tra Firenze e Roma; oggi è una Festa per grandi e bambini che portano i propri animali in piazza per la tradizionale benedizione.