Entra nel vivo il processo relativo alla cosiddetta “assemblea della vergogna” della Spoleto Credito e servizi. Oggi pomeriggio, infatti, il collegio penale del tribunale di Spoleto ha ammesso le prove richieste dalle difese degli imputati e rinviato l’udienza al 23 marzo 2017 per ascoltare i primi 5 testimoni dell’accusa.
Chiusa l’udienza filtro, quindi, dopo le numerose questioni preliminari affrontate (qui l’articolo), si apre la fase dibattimentale del processo, dove tramite le testimonianze dovranno essere ricostruiti i fatti relativi alla vicenda giudiziaria. Vicenda che prende le mosse dall’assemblea della Credito e servizi del 17 dicembre 2011, quella che rimise alla guida della cooperativa, che allora deteneva il pacchetto di maggioranza della Banca popolare di Spoleto, Giovannino Antonini. Ad essere imputati nel processo sono in 7, con le accuse, a vario titolo, di ingiurie, minacce e falso: il notaio Marco Pirone, l’ex presidente Antonini e sua moglie, Luigi Piccolo, Roberto Mallardo, Dante Cerbella e Roberto Rossi. A cui si aggiunge la stessa Scs, citata come responsabile civile nel processo ma che figura anche come parte offesa.