MONTEFALCO: ZAFFINI( AN-PDL) CHIEDE UN INDAGINE SULLA VENDITA DELL'EX-OSPEDALE - Tuttoggi.info

MONTEFALCO: ZAFFINI( AN-PDL) CHIEDE UN INDAGINE SULLA VENDITA DELL'EX-OSPEDALE

Redazione

MONTEFALCO: ZAFFINI( AN-PDL) CHIEDE UN INDAGINE SULLA VENDITA DELL'EX-OSPEDALE

Sab, 06/12/2008 - 15:40

Condividi su:


Il capogruppo regionale di An-Pdl, Franco Zaffini, ha tenuto una conferenza stampa nel Municipio di Montefalco insieme ai consiglieri di opposizione Mario Tabarrini, Franco Surano, Luigi Titta, Maria Rita Moncelli e Fortunato Bianconi, per illustrare la necessità di una indagine conoscitiva, da parte della III Commissione consiliare di Palazzo Cesaroni, sui passaggi avvenuti tra la cessione dell'ex-ospedale di Montefalco all'Inail, avvenuta nel 2003, ed il suo ritorno alla Asl 3 dietro risoluzione consensuale e pagamento di interessi all'Inail, come si evince dalla delibera di Giunta n. 1555 del 17 novembre scorso.Per il capogruppo regionale di Alleanza nazionale si tratta di una “partita di giro” che avrebbe tolto ai cittadini di Montefalco non solo l'ex-ospedale, ma anche una parte delle risorse derivate dalla cessione di cui – sempre secondo Zaffini – avrebbe beneficiato il nuovo ospedale di Foligno. “Senza contare – ha affermato il capogruppo di An-Pdl – che non si capisce a quale titolo la Asl 3 debba pagare gli interessi legali all'Inail che è inadempiente, in quanto non ha realizzato il Centro di riabilitazione intensiva per le vittime di infortuni sul lavoro, che faceva parte dell'accordo originato nel 2000, adducendo a ragione di ciò delle modifiche normative intervenute nel frattempo”.”Proprio nell'aprile del 2000 – ha spiegato Zaffini – era cominciata la vicenda dell'ex-Ospedale di Montefalco, che la Regione Umbria aveva ottenuto, tramite decreto ministeriale, fosse acquistato e ristrutturato dall'Inail con l'obbligo di realizzarvi un Centro di riabilitazione intensiva post-acuzie destinata principalmente alle vittime di infortuni sul lavoro. Nel maggio successivo la proprietà dell'immobile del Comune di Montefalco era stata dunque trasferita alla Asl 3, con l'obbligo di mantenere il vincolo di destinazione sanitaria anche nel caso di una futura trasformazione strutturale dell'immobile. Nel gennaio 2002 la Regione ha autorizzato (delibere n.565 del 30/03/2001 e n.63 del 30/01/2002) la Asl 3 a vendere l'immobile all'Inail per un importo di 2,5 milioni di euro”. Il capogruppo di Alleanza nazionale ha poi sottolineato che “con la delibera del 2001 la Giunta regionale ha posto vincoli di destinazione alle risorse così introitate dalla Asl 3, stabilendo che i 2,5 milioni di euro dovevano essere depositati ‘in apposito conto corrente di tesoreria' e ‘vincolati al finanziamento di investimenti che tenessero nella dovuta considerazione gli interessi della comunità montefalchese'. Inoltre – ha aggiunto – la Asl 3 ha cominciato a pagare all'Inail dal 2003 un canone annuo di 11mila euro avente scadenza il 31/12/2008, ma il risultato ad oggi è che l'Asl 3, l'Inail e la Giunta regionale, di comune accordo, sostengono che ‘si sono sbagliate' – ha affermato Zaffini – e che non è possibile realizzare il Centro di riabilitazione quindi, dopo sei anni, l'esecutivo regionale autorizza la Asl 3 alla risoluzione dell'atto di compravendita con la delibera n.1555 del 17 novembre 2008, giusto in tempo per finire di pagare all'Inail l'affitto dovuto su quella che, a questo punto, ha tutto l'aspetto di una partita di giro da 2,5 milioni di euro che oggi l'Asl 3 restituisce all'Inail con tanto di interessi legali calcolati sull'intera somma, anziché farle pagare una penale per non avere realizzato il Centro di riabilitazione”.Ma il punto cruciale della delibera dello scorso novembre che Zaffini ha illustrato nella conferenza stampa di Montefalco è che “le risorse incamerate dalla Asl 3 per il trasferimento alla Regione Umbria dell'immobile di cui rientra in possesso, verranno destinate alla realizzazione di un Centro salute in ambito cittadino, che già esiste, ed alle dotazioni tecnologiche e ai servizi attivati presso l'ospedale comprensoriale S.Giovanni Battista di Foligno”.Di qui la necessità, per il capogruppo regionale di Alleanza nazionale, che la Commissione sanità di Palazzo Cesaroni, nell'esercizio della sua funzione di controllo, acquisisca elementi ed informazioni “per sapere quanto dei 2,5 milioni di euro introitati dalla Asl 3 al momento della cessione dell'immobile sia stato investito in servizi sanitari a beneficio della comunità montefalchese e del suo Centro salute e quanto a beneficio dell'ospedale di Foligno”. Zaffini vuole anche conoscere “il dettaglio della normativa che sarebbe intervenuta successivamente alla stipula dell'atto e che avrebbe impedito all'Inail di tenere fede agli impegni contrattuali assunti con l'Asl 3 e la Regione”. Inoltre “a che titolo la Regione autorizza la risoluzione consensuale dell'atto, visto che l'Inail è inadempiente” e perciò “a che titolo la Asl 3 deve pagare gli interessi legali all'Inail e a quanto ammontano”. Infine “se si intende liberare l'immobile dal vincolo di destinazione sanitaria”.Per il capogruppo regionale di An-Pdl tutta l'operazione si potrebbe riassumere così: “nel 2001 la Asl 3, con l'avallo di Regione e Comune, ha ‘fatto finta' di vendere l'ex-ospedale di Montefalco all'Inail, introitando 2,5 milioni di euro subito disponibili per il nascituro ospedale di Foligno ed ottenendo anche l'effetto di togliere Montefalco dal ‘mercato sanitario' giusto il tempo necessario alla realizzazione ed entrata a regime del nuovo ospedale folignate, tenendo buoni i montefalchesi con la promessa di un fantomatico Centro di riabilitazione per gli infortunati sul lavoro ed oggi, nel 2008, la Asl 3 si riprende l'ospedale di Montefalco dopo che nulla è stato realizzato, tantomeno il Centro di riabilitazione, restituendo all'Inail il ‘prestito' da 2,5 milioni di euro, mentre la Regione darà i proventi della probabile cessione dell'immobile alla Asl affinché lo utilizzi per il nuovo ospedale di Foligno e Montefalco – conclude – dovrà accontentarsi di un Centro salute, peraltro già esistente e ampiamente insufficiente”.


Condividi su:


ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community
necrologi_foligno

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!