ANTONIO PETRIS E GRAZIANO SIRCI APPRODANO A SPELLO CON "IO, CHISCIOTTE" - Tuttoggi.info

ANTONIO PETRIS E GRAZIANO SIRCI APPRODANO A SPELLO CON “IO, CHISCIOTTE”

Redazione

ANTONIO PETRIS E GRAZIANO SIRCI APPRODANO A SPELLO CON “IO, CHISCIOTTE”

Gio, 13/12/2007 - 07:43

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Dopo il successo di sabato scorso a Spoleto con lo spettacolo “Che fine ha fatto Baby Bambola?”, l'autore e regista teatrale Antonio Petris porta in scena al Teatro Subasio di Spello “Io, CHIsciotte”, Venerdì 14 e sabato 15 dicembre 2007 alle ore 21.15. Fuori abbonamento ma inserito nell'ambito della stagione del Teatro Stabile di Innovazione “Fontemaggiore”, lo spettacolo è interpretato da Graziano Sirci con Loretta Bonamente e Gisella Speranza.

“Io, CHIsciotte” è opera prima dell'autore Antonio Petris. Prodotto dalla Cooperativa Sirio Sardegna Teatro, è stato messo in scena in Umbria una sola volta, in prima assoluta, nel maggio scorso al Teatro Caio Melisso di Spoleto in occasione delle manifestazioni collaterali al Giro d'Italia.L'interesse con il quale il pubblico ha accolto il testo teatrale ha consentito allo spettacolo di avere un immediato felice riscontro. La pièce “Io, CHIsciotte”, prende spunto per poi allontanarsi, dal Don Chisciotte di Cervantes. Il protagonista è un folle e sogna l'amore che non ha più, ma a differenza del Don Chisciotte che spazia combattendo battaglie improbabili, questo si crea il suo percorso entrando nei testi letterari; non è un cavaliere errante, è, o meglio si convince di essere un poeta errante e fa un viaggio nella letteratura, entra nelle opere, molte di queste note al grande pubblico, cambiandole a suo piacimento. Un'altra figura segue il protagonista in questo viaggio: “Presenza” ovvero “Sancio”, la sua governante. Lei inizialmente vive male le sue stranezze, ma ben presto capisce che la follia della persona che assiste è molto più interessante della realtà e diventa il suo “Sancio” a tutti gli effetti.Dopo un percorso fatto di fantasia, immaginazione, fuga, sogni e speranze, “Io CHIsciotte” capisce, in un lampo di lucidità, che tutto questo errare non porta a nulla e si arrende di fronte al suo dolore, mentre Sancio, nel suo percorso inverso lo incita a non abbandonare il mondo che si è costruito. L'uomo cade nello sconforto della realtà e improvvisamente, con l'arrivo di Dulcinea, donna che un tempo aveva condiviso con lui una parte importante della sua vita, tutto diventa reale, troppo reale…. Per il testo teatrale di Petris, dunque, il Don Chisciotte di Cervantes diventa essenzialmente un pretesto per raccontare il dramma di un uomo moderno pazzo per amore e che si ritrova, oggi come nel passato, a vivere lo stesso dolore.

Antonio Petris, regista, scenografo, costumista ed autore teatrale, ha cominciato i suoi studi musicali al conservatorio “J. Tomadini” di Udine. Ha iniziato il suo percorso artistico in Italia come attore e assistente alla regia, poi trasferendosi a Londra dove ha lavorato come assistente in Rigoletto, La Traviata e Dido and Aeneas. Chiamato a collaborare per la messa in scena di alcune opere del Teatro Lirico Sperimentale, da qualche anno è diventato umbro d'adozione. Graziano Sirci, che è nato a Trevi, ha lavorato per il Festival dei due Mondi e, come mimo, per il Teatro Lirico Sperimentale. Recentemente ha recitato con successo accanto a Mauro Bronchi nella pièce “Che fine ha fatto Baby Bambola?” di Antonio Petris. Loretta Bonamente, originaria di Foligno, è laureata in “Storia del Teatro e dello Spettacolo” all'Università “La Sapienza” di Roma; ha lavorato per il Festival Pianistico di Spoleto e in teatro con registi ed attori quali Elio Pandolfi, Paolo Baiocco, Graziano Sirci, Luis Gabriel Santiago (“Accademia Europea della Fantafantascienza”), Claudio Trionfi, Roberto Biselli e Francesca Angeli. Per la Tv tedesca (ZDF) ha partecipato alla docufiction “San Francesco” con la regia di Friederiech Kluetsch.


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