Un trentennio, quello di internet, che anche Perugia ha cele rato nel migliore dei modi. Sabato, infatti, si è svolto un incontro all’Auditorium “Capitini”. E’ stata l’occasione, durante l’internet day, per ricordare i tempi che furono, ma soprattutto per iniziare a costruire un futuro 3.0.
Davanti ad una platea di giovanissimi, gli studenti del Itet Capitini-V.Emanuele II-A.di Cambio e dell’Ipsia Marconi-Pascal, l’incontro, condotto da Alessandro Riccini Ricci, si è snodato per fasi. L’apertura è stata dedicata al documentario che ha narrato la storia che ha portato alla nascita di internet grazie alla testimonianza di Luciano Lenzini, pioniere della rete in Italia. Fu proprio lui, quel 30 aprile del 1986, ad “accendere” il primo collegamento tra la Pennsylvania, le antenne del Fucino in Abruzzo ed il Cnuce-Cnr di Pisa. “E’ stata un’impresa culturale e non tecnologica – questo ha riferito Lenzini nel suo racconto – ossia entrare a far parte di una rete mondiale”.
All’incomtro, presemte anche l’Amministrazione comunale con l’assessore Francesco Calabrese che ha spiegato ai ragazzi le ragioni per le quali la celebrazione di oggi ha un valore del tutto particolare per la città di Perugia. “L’Italia – ha ricordato Calabrese – è in ritardo sulle capacità e velocità di connessione, ponendosi al 27° posto sui 28 paesi europei. Questo gap non è oggi più accettabile per uno Stato che vuol guardare con fiducia al futuro. In questo contesto è nato un percorso nazionale che ha sviluppato una progettualità tutta perugina che, entro breve tempo, consentirà di cambiare le cose. Grazie all’ingresso di Enel nel mercato della rete, si è deciso di partire proprio da Perugia, ove si svilupperà il primo modello nazionale di diffusione della banda ultra larga da esportare poi nelle altre città. Entro 6 mesi, dunque, saranno cablate 50mila unità immobiliari (da Ferro di Cavallo al centro storico), mentre entro il 2017 il 100% del territorio cittadino verrà integralmente servito. L’obiettivo è di portare in tutta la città una connessione fino ad un giga, di fatto rivoluzionaria. “Dunque con orgoglio oggi festeggiamo i 30 anni di internet, perché l’auspicio è che siano proprio le generazioni future a sviluppare e proseguire questo percorso, sfruttando al meglio l’occasione loro offerta. L’augurio è che tra qui ed il 2017 si possa dire che Perugia è la città più veloce d’Italia”.
Al dibattito che ne è seguito hanno partecipato Stefano Quintarelli, parlamentare e presidente del comitato di indirizzo dell’Agenzia per l’Italia Digitale, nonché fondatore di I.Net, e Gabriele Giottoli, esperto in telecomunicazioni e dirigente di Aria. L’evento è stato chiuso dal sindaco Andrea Romizi. “Mi fa piacere – ha detto – che questo trentennale ricorra in concomitanza con un’occasione speciale per Perugia, ossia la presentazione del progetto per la diffusione della banda ultra larga in tutta la città; ciò perché tale progetto rappresenta per la città un evento straordinario”.“Il progetto – ha continuato Romizi – non ci sottrae dal mettere al suo interno qualcosa di nostro, ossia idee, creatività, un pizzico di incoscienza. Per questo il mio invito, rivolto soprattutto ai giovani, è di cambiare passo tutti insieme per tornare ad essere competitivi, visto che il Paese da troppo tempo arranca. Per fortuna a Perugia tutto questo protagonismo non manca e le speranze sono tante e fondate”.