“La lettera d'intenti da parte della T.K ,relativamente al complesso industriale delle ex officine Bosco, ha il pregio oltre che della chiarezza in merito a specifici progetti industriali, di rilanciare in modo evidente l'interesse della multinazionale tedesca a ritenere l'area di Terni come strategica per l'implementazione di una filiera completa nella produzione degli acciai di alta qualità”. Alfredo De Sio Consigliere Regionale di AN-pdl commenta così la nuova fase che vede la formalizzazione di una seria prospettiva di rilancio per l'area ex Bosco. ” Dopo mesi e mesi nei quali Regione e Sviluppumbria hanno giocato a fare gli “indiani”-riprende il consigliere di AN- ci si sta finalmente riposizionando sulla valutazione di ipotesi di utilizzo in linea con le prospettive di potenziamento di produzioni in grado di favorire crescita dell'indotto e nuove opportunità di lavoro”.
“Non c'è dubbio che ogni assegnazione di aree e beni di pertinenza pubblica debba seguire i canoni della trasparenza e della parità di accesso da parte di chiunque- ricorda De Sio- tuttavia sarebbe ipocrita non rilevare, come in questi anni vi sia stata una certa ritrosia a dialogare con la multinazionale tedesca, per pianificare percorsi di sviluppo dell'intera area , preferendo inseguire i sogni d'oriente di ipotetici investitori che non risulta abbiano espresso progetti economicamente concreti”.
“Esiste in questa regione una politica industriale che possa essere espressa dalle istituzioni ?- si domanda l'esponente di AN- e se la risposta è affermativa, quale dovrebbe essere se non quella di favorire l'espressione più completa dell'unica realtà in grado di garantire per i prossimi anni la presenza di un grande polo siderurgico di natura mondiale capace di resistere alla grave situazione economica internazionale con politiche di forti investimenti ? Credo che in merito a questa vicenda -conclude De Sio- dubbi non possano esserci e neppure tentennamenti che i cittadini, dopo tante parole a difesa del polo siderurgico ternano, riterrebbero incomprensibili”.