Amministrative, Neri a ruota libera "Non escludo mia candidatura a sindaco" - Tuttoggi.info

Amministrative, Neri a ruota libera “Non escludo mia candidatura a sindaco”

Davide Baccarini

Amministrative, Neri a ruota libera “Non escludo mia candidatura a sindaco”

Il presidente di Tela Umbra tocca vari punti e poi fa il clamoroso annuncio "Ho un progetto culturale, politico ed elettorale"
Gio, 21/01/2016 - 16:23

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E’ un fiume in piena Luciano Neri, presidente di Tela Umbra, recentemente balzato alle luci della cronaca dopo lo scontro dialettico a distanza con il sindaco Luciano Bacchetta, e al quale alcune socie della cooperativa hanno dato la loro sfiducia chiedendo l’intervento del primo cittadino. Ed è a proposito di questo botta e risposta che Neri, questa mattina in conferenza stampa, ha parlato di “un vero e proprio attacco politico che nulla ha a che fare con Tela Umbra. Ad un mese dalla scadenza naturale del mio mandato, è soltanto un volgare pretesto per volgari interessi elettorali, e io ho deciso di rispondere sul piano politico“.

Il presidente della cooperativa ha dichiarato ancora una volta che se c’è uno che deve cospargersi il capo di cenere, stare zitto e chiedere scusa è proprio Bacchetta, reo a suo avviso di aver lasciato lasciato Tela Umbra in completo fallimento con quasi 150.000 euro di debito, rimessa in piedi dalla sua gestione in forma assolutamente volontaria e senza prendere una lira, “al contrario di altre partecipate, come Sogepu e Polisport che costano alla collettività poco meno di 10 milioni all’anno“.

A questo proposito, per evitare il ripetersi di un fatto simile, Neri ha anche elencato alcune sue proposte, come quella di rendere elettiva la carica di presidente delle società partecipate con una selezione attraverso curriculum (subordine: albo di iscritti sulla base dei requisiti e delle competenze), ruotare il presidente fissando la carica ad un solo mandato, prevedere la pubblicità delle sedute degli organismi (salvo quelle che trattano questioni sensibili o di bilancio) o separare direzione politica e gestione amministrativa.

Critiche sulla gestione della città – Dalle parole di Neri si evince una valutazione della città e del territorio molto negativa: “Le fabbriche chiudono, la disoccupazione aumenta, le famiglie si impoveriscono, e a fianco di tutto questo c’è una politica che spreca, fondata su lottizzazioni e clientele. Una politica definitivamente priva di etica e di pensiero. In questi anni sono stati chiusi a Città di Castello l’Asl, la Cassa di Risparmio, il Tribunale, l’Università, il cinema, la biblioteca, la Camera di Commercio, le Terme, le scale mobili, la ferrovia. Però abbiamo aperto il Mcdonald’s, mentre si fa strage della piccola distribuzione diffusa, di qualità e ad alto tasso occupazionale”.

Il centro storico, per Neri, è una “landa desolata“, dove in questi anni almeno il 30% degli esercizi del centro ha chiuso e dove “la cementificazione continua ad essere lo snodo che devasta il territorio per ingrassare il ristretto ‘cartello’ di costruttori e fornire ‘cash sporco’ per la politica clientelare”.

Il centenario di Burri, inoltre, come già emerso nella polemica di qualche mese fa con Bettarelli, per Neri è stato “un fallimento totale“. A conferma della sua tesi il presidente di Tela Umbra ha portato i dati della regione e un sondaggio di questi giorni fatto da Trip Advisor, che attesta come Città di Castello, nell’anno del centenario, sia ultima nella classifica dei visitatori tra tutte le città dell’Umbria.

E poi c’è una questione morale grande come una casa che pesa sulla democrazia e sull’economia, esattamente come negli anni ’90. Gli attori negativi sono sempre gli stessi, solo che dall’altra parte non c’è Pannacci ma questo gruppo di proprietari del Pd locale. Lui quei personaggi li aveva cacciati, i proprietari del Pd locale li sostengono. Perché e in cambio di cosa? I Partiti sono ridotti ad un insieme di bande che si uniscono e si dividono solo sulla base della conquista di pezzi di potere e privilegi. Il tutto accompagnato da ricatti, minacce ed un uso immorale e punitivo contro chi non è d’accordo. C’e un problema di tenuta delle libertà e di tutela del pluralismo e di diritti democratici essenziali. La gente ha paura di parlare e di schierarsi temendo ritorsioni

La discesa in campo – Nonostante questa visione alquanto negativa Neri vede comunque una reazione positiva di una gran parte della cittadinanza attiva, soprattutto di numerosi giovaniche non vogliono più essere spettatori ma protagonisti attivi e consapevoli”, specialmente in vista delle prossime amministrative.

Di fronte a questo sfascio si ha il dovere di “scendere in campo”, di dire la propria e partecipare. C’è tempo per dire se farlo o no candidandosi a sindaco, non ci ambisco ma nemmeno lo escludo a priori. Certamente dirò la mia e parteciperò. Guardo con attenzione e valuto positivamente il mio progetto che vuole essere culturale, politico ed elettorale messo in piedi da giovani, e non solo, e che va oltre qualsiasi schieramento.

Il Pd – conclude Neri – è un non partito imbarcatosi in uno scontro dove non si leggono diversità politiche ma solo la lotta per la gestione del potere. Un partito di maggioranza che diventa il cameriere di Bacchetta è paradossale, che sostiene il candidato di un partito inesistente è preoccupante. Lo scontro nel Pd si acuirà, ma manca la democrazia interna e il partito è comandato dagli apparati. Ma allora i tanti aderenti ed elettori onesti del Pd non sosterranno Bacchetta ma la lista democratica e alternativa. E’ sempre esistita ed esiste ancora una larga area di società civile libera e di diverso orientamento politico e culturale che negli anni si è mobilitata a Città di Castello, che ha cercato il cambiamento con candidati alternativi. E’ da questa area, allargata e maggioritaria, che bisogna ripartire. Un’area ed un progetto che sono già in campo“.

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