Amianto all'Ast, parla la Cgil Fiom "Sì a nuovi benefici previdenziali" - Tuttoggi.info

Amianto all’Ast, parla la Cgil Fiom “Sì a nuovi benefici previdenziali”

Redazione

Amianto all’Ast, parla la Cgil Fiom “Sì a nuovi benefici previdenziali”

Incontro in Regione sul tema "Presenza di amianto nei siti del territorio regionale"
Mar, 02/08/2016 - 10:55

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Cgil Fiom Terni

Si è svolta ieri mattina (1 agosto), presso la sede della regione dell’Umbria, l’audizione della II Commissione consiliare sul tema “Presenza di amianto nei siti del territorio regionale” per la quale sono stati richiesti la partercipazione ed il contributo delle Organizzazioni Sindacali.

Come FIOM-CGIL di Terni abbiamo ritenuto utile questo appuntamento di approfondimento per ricostruire come si è sviluppata la “vicenda amianto”, per chiarire quanto accaduto in questi anni e per ribadire quanto è necessario fare.

In particolar modo come FIOM-CGIL di Terni, sapendo di avere un osservatorio parziale, circoscritto ai metalmeccanici ed in particolare all’AST di Terni, abbiamo messo in evidenza quanto segue:

  • Nel sito AST, e non solo, ci sono stati riconoscimenti di esposizione all’amianto fino al 1992. Suddetta data è conseguenza di pronunciamenti INAIL e perizie e/o sentenze nelle quali è stato acclarato che, a quella data, l’amianto in AST non veniva più utilizzato nelle fasi di lavorazione dei processi produttivi.
  • Oggi nel Sito AST, ad esempio, è ancora presente amianto che non è utilizzato nelle fasi di lavorazione dei processi produttivi ed è mappato e censito. La mappatura permette un costante monitoraggio da parte degli organi competenti, i quali ci informano che suddetto amianto è in sicurezza e comunque rientra nei termini previsti dalla legge.
  • Le Organizzazioni Sindacali tramite RSU ed RLS vigilano costantemente su questo e, nonostante la normativa vigente, hanno richiesto e continuamente chiedono operazioni di bonifica e smaltimento dei residui di amianto presenti nello stabilimento. L’ultima richiesta di intervento della Rsu, messa agli atti, risale al 20 maggio 2016.
  • A fronte di un’ipotesi di allargamento, da parte del Governo, della riapertura dei termini per accedere ai benefici previdenziali, noi siamo e saremo totalmente d’accordo, anche se, a nostra memoria, questa volontà su Terni non c’è mai stata.
  • Se il Governo dovesse procedere in questa direzione noi chiediamo che il riconoscimento venga fatto oltre il 2003 e sicuramente fino al 20 maggio 2016 (data nella quale è certificato, ad oggi, l’ultimo smaltimento) e che tale provvedimento riconosca, ai lavoratori, lo stesso coefficiente di calcolo, gli stessi diritti maturati fino al 1992 (coefficiente di calcolo ad 1,50 non a 1,25 e benefici contributivi e non solo retributivi) a differenza di quanto prevede la normativa attuale.
  • Abbiamo ricordato ai consiglieri presenti che la “vicenda amianto” è stata trattata per prima e in solitudine dalla CGIL, che, con cause “pilota” ha ottenuto un diritto che poi è stato esteso a tutti i lavoratori esposti. Le sole pratiche di amianto “trattate” dagli uffici della CGIL sono state circa 2000.

Infine abbiamo sgombrato il campo da tutto il “chiacchiericcio” che in questi giorni si è fatto su una presunta possibilità di apertura al riconoscimento durante la vertenza AST, teoria che ormai alcuni soggetti puntualmente ripropongono. Mai è emersa questa disponibilità ed anzi, su richiesta specifica delle Organizzazioni Sindacali al Ministro durante la vertenza, è stato risposto candidamente in modo negativo. Troviamo poco corretto che chi rappresenta il Governo insieme ad altri soggetti, non presenti alla trattativa, vada in giro a dire inesattezze. Chiaramente questo aspetto sarà oggetto di chiarimento anche nell’incontro di verifica che ci sarà il 4 Agosto 2016 al Ministero dello Sviluppo Economico.

E’ indubbio che la vicenda amianto riguarda un tema sensibile per tutti i cittadini umbri. Su questo abbiamo chiesto alla Regione un aggiornamento della presenza di amianto sul territorio, un programma sanitario che rimetta al centro i monitoraggi sulla salute delle persone presumibilmente esposte e, chiaramente, un piano di bonifica e smaltimento dell’amianto presente.

Temi per le Organizzazioni Sindacali fondamentali per affermare una omogeneità di diritti tra i lavoratori, per tutelare nel migliore dei modi lavoratori e cittadini esposti e per affermare una idea di compatibilità e vivibilità ambientale che continui a far essere l’Umbria un esempio positivo.

E’ evidente che, visto il dinamismo di molti soggetti in campo, chiederemo con più forza di quanto fatto fino ad oggi provvedimenti esecutivi, che diano seguito, con atti concreti, ai buoni propositi che vengono annunciati e che meritano risposte ed interventi per gli interessati, ma più in generale per i cittadini.


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