ALL'EX CHIESA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ IN ANNUNZIATA IL II° POLO DEL CENTRO ITALIANO D'ARTE CONTEMPORANEA - Tuttoggi.info

ALL'EX CHIESA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ IN ANNUNZIATA IL II° POLO DEL CENTRO ITALIANO D'ARTE CONTEMPORANEA

Redazione

ALL'EX CHIESA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ IN ANNUNZIATA IL II° POLO DEL CENTRO ITALIANO D'ARTE CONTEMPORANEA

Ven, 08/04/2011 - 10:18

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(Elisa Panetto)- Nei suoi 664 anni di vita è stata monastero, chiesa, sede per truppe di passaggio in città, panificio, granaio, silos e addirittura caserma, ufficio ed autorimessa della Polizia di Stato: è la chiesa della Santissima Trinità in Annunziata che dalle 18.30 di domani pomeriggio, grazie ad un protocollo d’intesa tra comune di Foligno e Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno stipulato lo scorso 27 ottobre 2010, diventerà ufficialmente la seconda sede del polo museale del Centro Italiano d’Arte Contemporanea di Foligno. Con una punta di diamante: la celebre scultura “Calamita cosmica” dell’artista Gino De Dominicis.
L’edificio, dopo i gravi danni subiti a seguito del terremoto del 1997, è stato ceduto gratuitamente dallo Stato al comune di Foligno che lo ha completamente restaurato con una spesa complessiva di 3 milioni e 515mila euro: nello specifico, la regione ha finanziato 3 milioni e 265mila euro, il comune di Foligno 120mila euro e la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno 130mila euro. I lavori sono stati eseguiti dall’area Governo del territorio – Servizi beni culturali del comune di Foligno. Nello specifico, hanno partecipato l’architetto Luciano Piermarini e l’ingegnere Amleto Di Marco in qualità di dirigenti, l’architetto Anna Conti nelle vesti di responsabile unico del procedimento e l’architetto Guendalina Salimei quale direttore dei lavori. La Monacelli Costruzioni di Gubbio è invece l’impresa che ha realizzato i lavori.
Il progetto ha riguardato il consolidamento statico dell’edificio, migliorando la funzionalità e il comportamento sismico globale. Sono state ripristinate le parti demolite con una struttura di metallo che ha utilizzato gli appoggi preesistenti, così da ridare la piena funzionalità ai percorsi interni al primo piano. Il nuovo blocco, rivestito in lastre d’acciaio, in linea con le più recenti espressioni di architettura contemporanea, è ben inserito nella struttura e diventa elemento di identificazione del museo. Durante i lavori, inoltre, sono state rinvenute e recuperate porzioni del pavimento originale. Grazie a questo restauro, la città recupera dunque un importante edificio storico, destinato ad essere un nuovo punto di riferimento culturale per l’intero territorio. “Ritorna al suo splendore un edificio che pochi folignati conoscono – ha detto il sindaco di Foligno, Nando Mismetti – grazie all’apporto della regione e alla proficua collaborazione tra comune e Fondazione. Un altro contenitore culturale viene restituito alla città raggiungendo un obiettivo importante. Come dissi per l’inizio della demolizione dell’ex Zuccherificio, anche questo è uno dei momenti in cui fare il sindaco è una vera soddisfazione”. Durante la conferenza stampa di presentazione, Alberto Cianetti, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, ha messo in rilievo l’importanza del recupero della struttura e il positivo rapporto tra le istituzioni cittadine. “È un evento a cui tutti teniamo – ha dichiarato – e per arrivare a raggiungere tale obiettivo la Fondazione ha finanziato quello che mancava alla regione e al comune. Già il contenitore è un’opera d’arte e sabato sarà un evento davvero eccezionale per la città. Perché le 18.30? Perché faremo in modo che ci sia anche la soggezione delle luci, di livello e idonee al luogo”. Per l’assessore alla cultura Elisabetta Piccolotti “apre un nuovo spazio culturale di rilievo con connessioni tra spazio e opere e tra spazi antichi e arte contemporanea. Credo che i folignati scopriranno una meraviglia e che l’impatto emotivo, esistenziale e filosofico con la scultura di De Dominicis sarà grandissimo”. Italo Tomassoni, critico d’arte e direttore artistico del Centro Italiano d’Arte Contemporanea, ha sottolineato “l’osmosi tra l’architettura dell’ex chiesa e la scultura di De Dominicis. Questo capolavoro doveva rimanere immobile e non l’ha fatto. Ora si compie finalmente il suo destino di immobilità: una scultura di 24 metri dentro un cofanetto di 26 metri. Per me l’opera non dovrebbe sicuramente muoversi più”.
L’appuntamento è dunque per domani pomeriggio in via Garibaldi 153/a. Interverranno Catiuscia Marini, presidente della Giunta regionale umbra, Nando Mismetti, sindaco di Foligno, Alberto Cianetti, presidente della Fondazione CaRiFo, Marcello Fagiolo, storico dell’architettura e Italo Tomassoni, critico d’arte.

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