Allarme Lega e “Malfatti” per Polo armi Terni: “rischio chiusura” - Tuttoggi.info

Allarme Lega e “Malfatti” per Polo armi Terni: “rischio chiusura”

Sara Cipriani

Allarme Lega e “Malfatti” per Polo armi Terni: “rischio chiusura”

Lega Nord e Associazione Malfatti alzano i toni sulla Fabbrica | Allarme chiusura | Lettera ai parlamentari
Ven, 04/08/2017 - 08:49

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L’ allarme lo hanno lanciato, a distanza di poche ore, la Lega Nord e l’associazione culturale “Franco Maria Malfatti” di Terni: il Polo mantenimento delle armi leggere, ente del Comando Logistico dell’Esercito la cui attività è prestata anche in favore di tutte le Forze armate e Corpi armati, sarebbe a rischio di chiusura.

Incontro con Ministero – la scorsa settimana era stato il capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale, Emanuele Fiorini, a lanciare il campanello di allarme con una nota stampa in cui si annunciavano alcune azioni in difesa di quello che è il più importante sito industriale pubblico della regione.

All’inizio 2014 lavoravano in Fabbrica d’armi 450 dipendenti ma già alla fine dello stesso anno, per effetto di pensionamenti e la mancata sostituzione di personale civile, si contavano solo 300 effettivi. Le previsioni sono ancora più negative: alla fine del 2018 si scenderà ad un numero di 280 dipendenti circa, per arrivare a sole 150 unità entro il 2024. Una riduzione drastica che metterà a repentaglio la potenzialità produttiva del sito e, quindi, la capacità di supporto logistico alle Forze Armate, con il rischio di completa paralisi di ogni attività. Vogliamo impedire tutto questo – scrive Fiorini – e per questo abbiamo elaborato una strategia di interventi su due livelli istituzionali. Stiamo per depositare una mozione in Consiglio Regionale per spronare la Giunta ad occuparsi della vicenda e intervenire presso il Governo centrale per evitare il depauperamento del Polo. Tramite i nostri rappresentanti in Parlamento, in secondo luogo, abbiamo intenzione di presentare un documento che garantisca la salvaguardia del sito. Chiederemo, inoltre, un incontro al Ministero della Difesa, dal quale dipende la gestione della Fabbrica d’Armi“. “E’ necessario – prosegue Fiorini – preservare tutte le maestranze, sbloccare il turn over ed effettuare assunzioni mirate in deroga ai blocchi di corso, in particolare di figure tecniche di seconda e terza area. In più occorrono un’immediata internalizzazione dei lavori appaltati all’esterno e forme di collaborazione e d’interazione con soggetti pubblici e privati per aumentare la presenza e il radicamento del Polo nel territorio. Infine vi è bisogno di una maggiore autonomia nell’utilizzo delle risorse recuperate dal ricorso all’istituto delle permute. Un occhio di riguardo va riservato al Museo delle armi“.

Situazione gravissima” – allarme ben più pesante quello delineato dal Centro studi Malfatti. “Data la gravissima situazione che in prospettiva sta preparando per il Polo armi leggere di Terni – scrive Danilo Stentella nella nota stampa di giovedì 3 luglio – che rischia la chiusura per mancanza di personale specializzato, il nostro heritange supervisor, generale Aldebrano Micheli, ha redatto in collaborazione con lo staff del nostro Centro studi una proposta di interpellanza parlamentare, che è stata inviata ai Deputati e Senatori eletti nel collegio dell’Umbria. Una copia è stata inviata anche al Senatore Candiani, quale coordinatore regionale della Lega Nord”.

(Il Generale Aldebrano Micheli)

Con la proposta, pubblicata sul sito dell’associazione, il Generale in pensione Micheli chiede di avviare i processi per nuove assunzioni, il rilancio della Fabbrica per la “costruzione di armi complete”, di “rivedere i regolamenti amministrativi per uniformarli ai criteri gestionali moderni”, nonché di creare presso il Polo “un centro nazionale di balistica forense e un centro di restauro di armi antiche, artistiche e rare” e di valorizzare il museo delle armi.

Le azioni del sindacato – per la verità qualcosa si starebbe già muovendo. Lo scorso 28 giugno, infatti, i sindacati, nel corso di una conferenza stampa, pur dichiarando la loro preoccupazione, avevano annunciato l’interessamento del Sottosegretario alla Funzione pubblica, Angelo Rughetti “a trasmettere un documento al Ministro della Difesa Roberta Pinotti” a salvaguardia dell’ente militare.

La stessa Regione dell’Umbria, a quanto anticipato dai sindacati, starebbe lavorando ad una prossima visita a Terni della Ministra Pinotti, appuntamento richiesto dal Vice presidente della Giunta regionale Fabio Paparelli.

La Pinotti già nel 2013 aveva fatto visita al sito militare ternano. In quella occasione prese l’impegno di sbloccare i concorsi in atto legati alla assunzione di funzionari, promessa che venne di lì a breve mantenuta con l’arrivo anche a Terni di alcuni impiegati della carriera direttiva.

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