I medici hanno deciso di ricoverarli nella stessa stanza del reparto di ortopedia. Un modo per trascorrere ‘meglio’ i prossimi giorni di degenza. Sono doloranti Gianluca e Fulvio, i due spoletini aggrediti questa notte, coscienti che poteva loro andar decisamente peggio. Se tutto andrà bene mercoledì usciranno. “Erano visibilmente alterati” racconta Gianluca a TO® “quasi certamente ubriachi e con tanta voglia di provocare. Quando ho visto che uno di loro andava ad urinare sulle sedie gli ho chiesto di spostarsi. Nulla di più. Gli ho spiegato che quelle sedie le dovevamo ancora caricare sul camion, con le nostre mani… la cosa non era tanto igienica. Poi è arrivato il nostro furgone che non poteva far manovra a causa di come era posizionato il loro pulmino. A quel punto, mentre stavo parlando con il tecnico del concerto, si è rifatto sotto il ragazzo che prima avevo ripreso mentre urinava. Per tutta risposta mi ha colpito con una bottiglia. Ho provato a scappare mentre mi tirava delle sedie”.
E il tecnico che aveva lavorato per il concerto? “forse non si aspettava una reazione del genere da parte dei suoi amici – dice Gianluca – ma non mi pare che si sia dato molto da fare. Anche perché subito dopo hanno aggredito Fulvio”.
“Sì è vero mi hanno colpito con calci e pugni” dice l’altro “erano una furia. Non so in quanti mi hanno colpito ma erano diversi” dice il giovane.
“Non capisco come possano essere già liberi” dice amareggiato Gianluca “ho avuto paura che potessero ammazzarci. Noi siamo qui in una stanza di ospedale, loro già a casa”. La denuncia a piede libero, a quanto è possibile apprendere dalle forze dell’ordine, sembra legata ai referti stilati dai sanitari del nosocomio. I quali recitano 20 giorni di prognosi per ciascun ferito: un responso che non consente di procedere all’arresto, procedibile d’ufficio solo nel caso che un referto sia superiore ai 21 giorni di prognosi.
(Carlo Ceraso)