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Aeroporto umbro, oltre alle rotte estive si lavora sul turismo religioso

Bari, Cagliari e Tirana. Siglato il patto con Mistral Air, l’estate dell’aeroporto umbro San Francesco, dal Primo luglio inizia con tre rotte. Un’opportunità per il territorio che va oltre ai voli low cost, lasciando alle spalle una sostenibilità che si nutre di un numero di passeggeri elevato per puntare su altri target, come ad esempio gli studenti degli Atenei umbri. Ma nel futuro dell’aeroporto umbro spunta la rotta per Lamezia Terme, molto richiesta, e la volontà di diventare lo scalo del turismo religioso, magari proprio con e verso Israele.

Mistrail Air, compagnia aerea principali a medio raggio del gruppo Post italiane, operatore di riferimento per il settore charter fondata dall’attore Bud Spencer e con dei numeri importanti: nel 2015 ha trasportato un milione di passeggeri e ben 16.500 tonnellate di posta pacchi. Tre voli, dicevamo, che saranno operativi dal Primo luglio fino al 30 ottobre, in modo da garantire fino a tre frequenze settimanali. “È nostra intenzione dare continuità a questi voli – assicura Piergaetano Paolillo, amministratore delegato di Mistral -. Fondamentale, in questa fase, sarà la risposta del territorio”.

Sconti. Tra le novità, quella dell’introduzione imminente di una tariffa speciale dedicata a tutti gli studenti iscritti agli Atenei umbri che potranno viaggiare sulle rotte Perugia – Bari e Cagliari a 60 euro a tratta, tasse incluse.

Il futuro. Un primo passo per riattivare l’aeroporto umbro ma che, almeno dalle dichiarazioni di Paolilo e Farabbi, noh si fermerebbe con le tre rotte a carattere stagionale e dal sapore estivo. Si starebbe vagliando, infatti, la possibilità di aprire una rotta verso Lamezia Terme e attivare voli charter, sfruttando proprio la collaborazione che la compagnia Mistral avrebbe con i tour operator che gestiscono gli incoming. Le mete? Le destinazioni religiose, ovviamente, Israele in primis. Insomma, “Mistral Air – conclude Farabbi di Sase – è un partner che speriamo rimanga qui a lungo, un vettore regionale diverso dagli altri e in grado di garantire un prodotto diverso nel nostro territorio”.

Mercoledì sarà il giorno in cui si riuniranno i soci dell’aeroporto. Tra gli ordini del giorno,  l’elezione del nuovo consiglieri di amministrazione e della scelta del presidente e, non meno importante, l’approvazione del bilancio 2015 caratterizzato da una perdita di 850 mila euro.  “Cifra che è la metà –  ha detto Farabbi – di due anni fa”.

Numeri. Ma, nonostante le nuove rotte Mistral Air, l’anno 2016 per l’aeroporto si chiuderà con il segno meno. Secondo le stime di Sase, infatti, quest’anno difficile dovrebbe chiudersi sui di 220 mila passeggeri con un 30% in meno rispetto al 2015: probabilmente frutto dell’accordo saltato con Alitalia. Bene la rotta Ryanair con Londra che raggiunge quota 100mila passeggeri.