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Acqua ‘al veleno’ a Terni, M5S “Verità tenuta nascosta per anni” | SII “Forse nuovi filtri”

In pochi avrebbero pensato che la risposta del PD al M5S, arrivata nella giornata di ieri tramite il portavoce del comparto ambiente Daniela Pimponi, sulla delicata vicenda della contaminazione da trielina nei pozzi ternani, avrebbe alimentato ulteriori polemiche e gettato nuovi dubbi sulla reale situazione di salute delle acque ternane.

In particolare, un passaggio del comunicato della Pimponi ha fatto sobbalzare dalla sedia i pentastellati: “oltre ad essere controllata nei pozzi e nelle sorgenti, l’acqua che necessita di essere potabilizzata (come accade ad esempio negli impianti di Fontana di Polo) viene filtrata e depurata prima di essere utilizzata nell’acquedotto” – si legge nella nota.

Il Movimento 5 Stelle ha risposto che “è impossibile non evidenziare la pericolosità delle affermazioni del Partito Democratico attraverso la sua responsabile ambiente Daniela Pimponi. L’unico pozzo ad oggi filtrato è Fontana di Polo che serve Borgo Rivo. L’area urbana è servita dalle acque provenienti da Pentima (Pacce, Peschiera e La Lupa) e fra i vari dai pozzi di San Martino e Mattatoio che non vengono assolutamente filtrati dalla trielina”.

La conferma che è il solo pozzo di Fontana di Polo ad essere filtrato è arrivata a TO direttamente dal SII, che ha aggiunto due considerazioni di non poco conto. La prima è che non c’è un depuratore dell’acqua, ma soltanto un impianto di filtraggio; la seconda è che, nei prossimi giorni, continueranno i monitoraggi e, in caso di nuovi anomalie, verranno presi dei provvedimenti che potrebbero riguardare l’installazione di nuovi impianti di filtraggio. Il SII, inoltre, ha ricordato che il progetto di un nuovo acquedotto, quello di Pentima-Scheggino, eliminerebbe il problema alla radice.

Queste affermazioni sembrerebbero accogliere quanto auspicato dai penstastellati, che, da tempo, sostengono la necessità di attivare i filtri negli altri pozzi dove si sono registrati dati critici sugli indici di contaminazione.

Thomas De Luca, consigliere comunale del M5S, incalza ancora il Pd e il SII: “Le acque sotterranee di Terni sono contaminate, punto. Questi sono i dati scientifici e incontrovertibili prodotti da ARPA Umbria e dalle analisi svolte da ASM. Non è più possibile immettere acque dai pozzi urbani se non viene installato un sistema di filtraggio del tetracloroetilene come quello presente a Fontana di Polo.

La verità, tenuta nascosta per anni, oggi viene alla luce grazie al lavoro del MoVimento 5 Stelle. Nessun allarmismo, solo dati e approccio scientifico, ma è bene fare chiarezza. Le istituzioni hanno il dovere di informare i cittadini in maniera chiara e trasparente. Io pretendo da cittadino di essere messo a conoscenza attraverso la pronta pubblicazione dei dati e delle informazioni dell’acqua che bevo. La scelta personale di ognuno sarà poi quella di svolgere approfondimenti medici o scientifici senza dover fare richieste di accesso agli atti. Tutto questo deve essere garantito dalle istituzioni.  

In questo caso si è completamente delegato al SII di fare chiarezza, il quale ha messo in guardia “le organizzazioni scientifiche a livello mondiale considerano non pericolose assunzioni fino a circa 40 mcg/l e per breve somministrazioni temporali come per il caso di Terni.” Il 23 dicembre sono stati riscontrati valori di 51 microgrammi/litro ben oltre la soglia descritta dal SII. Nessun medico ad oggi si è pronunciato sugli effetti del tetracloroetilene sulla salute umana, nemmeno il Sindaco, ma questa non è una novità. Ecco perché c’è l’urgente necessità di un incontro pubblico e partecipato in cui vengano convocate tutte le istituzioni sanitarie e scientifiche sull’esempio di ciò che ha fatto il Sindaco di Narni, Francesco Derebotti (PD).

C’è la necessità di programmare interventi diretti e risolutivi. La realizzazione del nuovo acquedotto Terria – Pentima a cui continuiamo ad essere, dati alla mano, contrari, non è la risoluzione. Non è possibile che ad oggi continuino a sussistere gli sversamenti, l’inquinatore va individuato e nel caso di dolo o colpa, consegnato alla giustizia. La Regione poi deve immediatamente e con urgenza stanziare le risorse necessarie ad un piano di messa in sicurezza e bonifica delle acque sotterranee.

Su questo è impossibile non evidenziare la pericolosità delle affermazioni del Partito Democratico attraverso la sua responsabile ambiente Daniela Pimponi. L’unico pozzo ad oggi filtrato è Fontana di Polo che serve Borgo Rivo. L’area urbana è servita dalle acque provenienti da Pentima (Pacce, Peschiera e La Lupa) e fra i vari dai pozzi di San Martino e Mattatoio che non vengono assolutamente filtrati dalla trielina. Nel confronto con il SII ci siamo resi conto che ci sono delle batterie predisposte, le quali con un opportuno investimento potrebbero essere rimesse in funzione. I dati del tetracloroetilene quindi riferiti alla rete di Via Narni, quella su cui sono state svolte le analisi, sono esattamente quelli riscontrati nell’acqua di casa.

Una chiara dimostrazione di credibilità e attendibilità che smentisce ciò che proprio ieri affermava il “credibile Hulk”, Leopoldo Di Girolamo, in una demenziale dimostrazione di muscoli nei confronti del M5S, tutt’altro che edificante. I cittadini possono fidarsi della correttezza dei dati dell’ASM diffusi dal M5S un pò meno di Daniela Pimponi.

Il M5S assisterà all’incontro di domani, sabato 16, organizzato da associazioni e comitati, in Siviera (via Carrara, 2) alle ore 16 in difesa della nostra acqua. Auspichiamo che anche Daniela Pimponi partecipi e non fugga al confronto argomentando scientificamente”.