Dopo sei esercizi contraddistinti da forti perdite (complessivamente oltre 600 milioni di euro tra il 2010 ed il 2014), Acciai Speciali Terni nel 2015 torna vicino al punto di pareggio. Il bilancio chiuso al 30 settembre, infatti, vede un rosso contenuto, che va a contrapporsi ai -127,6 milioni di euro dell’esercizio precedente (ottobre 2013-settembre 2014).
I numeri: +4,5% per il fatturato Il valore della produzione di Acciai Speciali Terni è stato pari a 1,542 miliardi di euro l’anno scorso, con un incremento del 4,5% rispetto all’esercizio precedente. Il costo delle materie prime, viceversa, è sceso del 2,9% (1,185 miliardi di euro), quello dei servizi è cresciuto del 25,7% (170,4 milioni di euro), quello del personale è aumentato del 22,6% (107,2 milioni di euro) e gli ammortamenti sono calati del 18,0% a 36,5 milioni di euro. La differenza tra valore e costi della produzione è stata pari a 10,96 milioni di euro (-84,8 milioni di euro nel 2014), mentre gli oneri finanziari netti sono scesi da 5,6 milioni di euro a 4,4 milioni di euro (-21,3%). Le partite straordinarie pesano per 13,1 milioni di euro (-27,3 milioni di euro nel 2014), per un risultato ante imposte di -6,8 milioni di euro (-117,7 milioni di euro l’esercizio precedente) ed un risultato netto di -8,5 milioni di euro, contro una perdita di 127,6 milioni di euro nel 2014.
Il commento di Acciai Speciali Terni «A differenza degli esercizi precedenti, e nonostante gli effetti negativi determinati dagli scioperi del primo trimestre sui volumi produttivi e dai costi straordinari di un contenzioso sul conguaglio del prezzo della fornitura di energia elettrica del 2008 ammontati a 11,3 milioni di euro – commenta l’azienda -, la società presenta un risultato netto sostanzialmente allineato al pareggio».
I risultati operativi: meno spedizioni «Nell’anno fiscale le spedizioni di acciaio inossidabile di Acciai Speciali Terni – scrive la società – hanno registrato una diminuzione del 26,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente principalmente a causa della sospensione dell’attività produttiva durante le negoziazioni sindacali ed alla successiva fase di ripresa degli impianti». Nel dettaglio, le spedizioni di lamiere a freddo sono scese del 17,2% (327.000 tonnellate), quelle di nastri a caldo del 42,6% (142.000 tonnellate), quelle di rotoli black del 28,7% (212.000 tonnellate) e quelle di tubi del 16,5% (56.000 tonnellate).
Il 75% dei volumi è stato destinato al mercato nazionale, il 17% all’Ue e l’8% ai mercati extra europei.
«Per quanto concerne il business della divisione tubi – continua Acciai Speciali Terni -, AST si conferma leader europeo nel settore dei tubi inossidabili saldati per il mercato dell’auto con circa il 35% di quota di mercato».
Strategia: sempre più vicini ai clienti finali «Nella fase attuale l’azienda sta continuando ad implementare le azioni per lo sviluppo del proprio business con un nuovo approccio al mercato, che fa leva sul network distributivo e sull’accesso ai clienti finali della divisione Materials Services. L’azienda intende mantenere una posizione leader nel mercato dei prodotti piani in acciaio inossidabile sia in Italia che all’estero, con un maggiore focus sui laminati a freddo e un incremento delle vendite rivolte agli utilizzatori finali. Questo nuovo approccio comporterà un incremento delle capacità nella produzione dei laminati a freddo».