Accademia Belle Arti Perugia, Belardi a TO: "crisi di crescita" - Tuttoggi.info

Accademia Belle Arti Perugia, Belardi a TO: “crisi di crescita”

Alessia Chiriatti

Accademia Belle Arti Perugia, Belardi a TO: “crisi di crescita”

SI inaugura l'anno accademico il 29 gennaio con Oliviero Toscani e Filippo Timi / Arrivate offerte di finanziamento da privati cinesi
Mar, 13/01/2015 - 23:41

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Un incontro costruttivo il vertice tenutosi ieri a Palazzo Donini, convocato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e dal sindaco di Perugia, Andrea Romizi: il tutto era stato convocato per affrontare il delicato tema del finanziamento dell’attività dell’Accademia delle Belle Arti, anche in considerazione della riforma delle Province, essendo i soci fondatori dell’istituto culturale appunto la Provincia di Perugia ed il Comune. Una riforma che ha determinato, quindi, difficoltà nel mantenimento delle risorse finanziarie a favore dell’Accademia.

Eccellenza umbra – E’ indubbio infatti che la ‘Pietro Vannucci’ di Perugia rappresenti per l’Italia, oltre che per la città e per l’Umbria, una eccellenza che merita l’impegno delle istituzioni nazionali e locali affinchè possa continuare a svolgere il suo compito di alta formazione di giovani italiani e stranieri, nelle diverse discipline delle arti. Un elemento degno di nota che è stato ribadito al termine del vertice di ieri mattina, al quale hanno partecipato anche i parlamentari Valeria Cardinali e Walter Verini, l’assessore regionale alla cultura, Fabrizio Bracco, il presidente dell’Accademia, Mario Rampini ed il direttore Paolo Belardi.

La statizzazione, ha detto al telefono con Tuttoggi.info il direttore dell’Accademia Paolo Belardi, “non è l’unica soluzione da percorrere per definire la situazione delle Belle Arti perugine. Bisogna sicuramente investire, con uno sguardo positivo e senza creare allarmismi, per rinsaldare le fondamenta di una struttura unica che si potrà così presentarsi in maniera ancora più attrattiva. Abbiamo un corpo studenti veramente capace e volenteroso: dobbiamo continuare a garantirgli il massimo“. Nel vertice di ieri, si è deciso infatti di continuare a puntare sull’Accademia, di percorrere una road map per insistere sulla fase di “crescita, e non certo di crisi”, sempre nelle parole di Belardi, almeno non nell’accezione negativa alla quale negli ultimi anni siamo stati abituati. Ad oggi, l’Umbria e la Liguria sono tra le cinque regioni d’Italia ad avere delle accademie civiche, a fronte delle altre pubbliche o private. Il caso umbro, legalmente riconosciuto al pari degli altri istituti, presenta dunque al suo interno dei soci, ossia degli enti non privati, che sostengono l’accademia stessa. Ad oggi, quindi come detto, il nocciolo sta nella riforma delle province: con il venirne meno, è perciò necessario ridefinire la situazione. L’idea dei finanziamenti dal Ministero è poi un’altra delle possibilità paventate. L’Accademia inoltre, ha ricordato Belardi, ha degli ottimi rapporti anche con alcuni imprenditori cinesi, che si sono offerti di investire nelle attività culturali umbre, Accademia inclusa. Anche per questo motivo, il direttore ha salutato positivamente la posizione del Rapporto pubblicato oggi da Confcommercio sull’economia umbra del 2014, che ha rilevato la necessità di investire su cultura e turismo della regione.

I finanziamenti – Negli anni recenti la Regione Umbria ha attribuito all’Accademia un contributo finanziario che continuerà a garantire. Tutti gli intervenuti hanno condiviso la necessità che si riproponga a Governo e Parlamento la questione della statizzazione dell’Accademia, essendo quella di Perugia, insieme all’Accademia di Genova, i due più antichi istituti di alta formazione artistica a non essere statali (le due Accademie sono state fondate, infatti, rispettivamente nel ‘500 e nel ‘700). Oltre 300 gli allievi iscritti, fatto che denota un certo incremento rispetto agi iscritti dello scorso anno, che provengono non solo da molte regioni italiane, ma che per un terzo sono studenti originari di molti paesi stranieri.

E si inaugurerà l’anno accademico dell’Accademia delle Belle Arti con due presenze d’eccezione: la cerimonia si terrà presso la Sala dei Notari, il rpossimo 29 gennaio, in concomitanza di San Costanzo, insieme al perugino caro ai perugini, e non solo, Filippo Timi, e a Oliviero Toscani, il quale per l’occasione terrà una lectio magistralis dal titolo “Che farò da grande?”.

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