(Pietro Manna) – I numeri sono di quelli importanti: 2.700 lavoratori, più di 60 milioni di euro di fatturato annuo, molteplici settori di intervento, presenza di tutto il territorio nazionale e partecipazione a progetti internazionali. Il tutto facendo impresa sociale. Quel tipo di impresa, per esser più chiari, che non insegue il massimo profitto ad ogni costo, ma che, mirando al risultato di gestione, mette al centro del proprio interesse le persone, la loro dignità ed i loro diritti, creando così un valore economico e sociale sul territorio. E’ questa la realtà del Consorzio Abn, fra le più importanti d’Italia che ieri sera a Perugia ha presentato un Piano quinquennale di sviluppo per l’economia sociale. Le attività del Consorzio vanno da quelle più ‘classiche’, già votate al sociale per loro stessa natura (assistenza, recupero delle categorie di soggetti più esposti, impiego di persone svantaggiate etc.), fino alla ricerca di un modello nuovo di fare impresa che cerchi di interpretare “in maniera sociale” anche campi d'applicazione apparentemente avulsi dal contesto. Un esempio per tutti: le energie rinnovabili, con particolare riferimento al fotovoltaico, dove il “1000 tetti solari”, promosso da Abn, ha dato vita, sui tetti delle famiglie italiane (sgravate così dal costo della bolletta), a tanti micro-impianti progettati in proprio, non impattanti sul territorio, finanziati da banche operanti nel settore del “non profit” e realizzati con manodopera locale. 15 anni di crescita e di successi hanno portato il Consorzio (fondato nel 1997) a guardare avanti e a darsi un modello organizzativo moderno, efficiente, lungimirante. E’ questo quanto emerso dall’intervento che il presidente Roberto Leonardi ha fatto di fronte ad una affollata platea di soci, dipendenti e collaboratori delle varie cooperative appartenenti al Consorzio, coinvolgendo in questa interessante panoramica personaggi autorevoli della politica, dell'economia e della finanza nazionale ed internazionale. Interessante anche lo schema del dibattito tenutosi sul palco del Teatro Brecht di San Sisto: da una parte i responsabili di settore del Consorzio che hanno illustrato la mission aziendale, dall'altra alcuni relatori che hanno approfondito e sviluppato le varie tematiche indicando alcune strategie per una crescita sempre maggiore e sostenibile. Il professor Klaus Nielsen, docente universitario a Londra, ha spiegato i fondamentali dell'economia sociale, approfondendo il ruolo delle imprese sociali in tale contesto economico (con particolare riferimento al modello inglese) e promuovendo il progetto proposto dal Consorzio ABN. Il Sindaco di Perugia Vladimiro Boccali ha di seguito dato concretezza alle parole del professor Nielsen parlando dell'operato del Consorzio nel territorio del perugino. Via via si sono poi succeduti sul palco altri relatori quali Giulio Santagata, parlamentare ed economista, Paolo Bocci, presidente Lega Coop, Francesco Sperandini, direttore reti ACEA, Enrico Gava, responsabile no-profit di Unicredit Banca, Ugo Biggeri, presidente di Banca Etica e Angelo Righetti, responsabile welfare di comunità e salute mentale del CoPPEM. Particolarmente interessante è stato l'intervento di Marco Morganti, a.d. di Banca Prossima, che ha parlato di un prossimo progetto di impresa sociale sviluppato da ABN e sposato da BP, in cui anche il sistema di fare finanza è stato “socializzato”. A concludere la serata l’autorevole intervento del presidente Romano Prodi che ha affidato ad un videomessaggio i proprio auguri alla Abn e sottolineato come “l’impresa sociale, specie nei momenti di difficoltà per l’economia, rappresenta una risorsa in più per il Paese”. Un universo quindi quello dell'impresa sociale che coinvolge tutti i protagonisti della vita economica, con interventi finalizzati alla realizzazione di progetti comuni improntati al sociale.

Fil ruoge della serata è stata la simpatica tartaruga che ha accompagnato i numerosi presenti dall'inizio alla fine del viaggio-convegno e che rappresenta l'impresa sociale, ovvero il Consorzio ABN, nell'ardua “impresa di nuotare verso il mare aperto delle infinite possibilità che gli scenari nazionali ed internazionali aprono a chi sa proporsi sul mercato con soluzioni efficaci, innovative e dagli elevati contenuti sociali”.

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