Carlo Ceraso
Vini nel mondo, la manifestazione enologica dedicata al buon bere, rischia grosso. La crisi economica che impazza ovunque, il taglio totale dei fondi concessi fino al 2011 dal Ministero delle politiche agricole e il settore vinicolo in difficoltà, potrebbero determinare se non lo stop totale della nona edizione, una bella rivisitazione. E’ quanto può anticipare Tuttoggi.info in merito alla riunione di ieri l’altro, rimasta fin qui blindatissima, nel corso della quale patron Casali – titolare della Meet Comunicazione, azienda che organizza l’evento per l’Associazione Arte Gusto e Cultura del presidente Giampaolo Emili, assente all’incontro – ha fatto il punto della situazione ai vertici del palazzo municipale.
Già lo scorso anno, senza il sostanzioso contributo del dicastero (sceso da 600mila euro dei primi anni a 300mila, fino al totale azzeramento nel 2012), la kermesse aveva mostrato qualche scricchiolio sotto il profilo delle cantine presenti negli stand; anche se i visitatori della Notte Bianca ne avevano decretato ugualmente il successo (clicca qui).
Quest’anno però le cose sono destinate a cambiare e il patron lo ha detto a chiare note. Anche perché è impensabile, in tempi di spending review, che Pantalone torni a farsi sentire.
Casali da parte sua è comunque intenzionato a tagliare il nastro della prossima edizione (dal 31 maggio al 2 giugno?) ma difficilmente organizzerà la Notte Bianca, il momento clou della 3 giorni.
A meno che non si raggiunga un accordo su almeno due aspetti: trasformare da gratuito a pagamento il tradizionale concerto della Notte Bianca (da decidere se in piazza Duomo o piazza Garibaldi) e, coinvolgere le associazioni di categoria per contribuire alle spese.
Il municipio, annunciando comunque un taglio dei fondi non ancora quantificato, ha confermato che farà la propria parte sostenendo in ogni modo l’iniziativa e concedendo gratuitamente ogni spazio che sarà richiesto: nulla in contrario dunque sul concerto a pagamento ma sul secondo punto, più di organizzare un incontro con i responsabili delle categorie non si può pretendere. La palla è quindi destinata a passare ai vari Andrea Tattini (Confcommercio), Enrico Morbidoni (Confesercenti), Pitti Monini (Assindustria), Bruno Cappuccino (Cna), Graziano Evangelisti (Confartigianato) e Tommaso Barbanera (ConSpoleto), chiamati direttamente in causa e costretti ora a dover intervenire, in un modo o nell’altro.
Casali non sembra più disposto ad essere il ‘benefattore della città’, come si è definito per anni, rivendicando una logica che fra imprenditori, più o meno grandi, non sembra fare una piega: la Notte Bianca è una occasione di business per commercianti e ristoratori, glielo hanno peraltro sempre riconosciuto, quindi “che ognuno faccia la propria parte”. In caso contrario, almeno per questa edizione, la città potrà addormentarsi al calar del sole.
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