Da Perugia a Gubbio, da Città della Pieve ad Amelia, da Massa Martana a Orvieto. Presepi monumentali oppure di ghiaccio, alberi di Natale giganteschi o stelle comete da record. Sarà perchè il primo Presepe l”ha creato San Francesco proprio qui ma un Natale in Umbria è sempre speciale. E lo è ancora di più in un momento di paura e di tensione come quello che sta vivendo l’Europa a seguito dei fatti di Parigi. A raccontarlo nella Sala Trevi nel centro storico di Roma il vicepresidente della Regione Umbria e assessore al Turismo Fabio Paparelli che spiega: “La storia della nostra Regione è storicamente di pace, di tranquillità e di spiritualità e ora questo messaggio diventa sempre più importante. E poi, dopo Roma, siamo anche i più coinvolti nell’evento Giubileo con i nostri grandi santi da san Francesco a santa Rita, con le nostre chiese e i conventi e i nostri bellissimi percorsi spirituali”.
Fare il punto su quanto realizzato e sui risultati ottenuti dalla Regione Umbria nella promozione turistica, illustrare gli appuntamenti in programma per il prossimo periodo natalizio, presentare la campagna di comunicazione “A Natale regalati l’Umbria” , premiare i nove video finalisti del concorso “UmbriaMovie” sono questi, in estrema sintesi, i temi affrontati stamani, a Roma, nel corso della conferenza stampa a cui ha partecipato il Vicepresidente della Regione Umbria e Assessore al turismo, Fabio Paparelli, il dirigente del servizio turismo della Regione Umbria, Antonella Tiranti e la Manager dell’agenzia Doc, Valeria Saggio.
La Regione parte all’attacco per far scoprire e vivere questi luoghi con la campagna stampa, radio e web “A Natale regalati l’Umbria” che si concentra nelle città italiane da cui provengono principalmente i nostri turisti (Milano, Bologna, Roma, Napoli) e nelle nazioni estere che ci prediligono (Germania, Belgio, Olanda)”.
Il cuore delle celebrazioni giubilari è proprio Perugia, dove il 13 dicembre si apre la Porta Santa della Cattedrale di San Lorenzo. Profumo di abete e cannella, invece, nel centro storico con i mercatini di Natale e presepi come quello delle logge di Braccio Fortebraccio o quello vivente nei sotterranei della Basilica di San Domenico. Poco lontano c’è “La Natività” ad Orvieto, un circuito di circa 22 presepi tra artistici, artigianali e tradizionali allestiti in cavità, cantine e chiese del centro storico e in alcune frazioni. Dal 23 dicembre poi il 27/o Presepe del Pozzo, un presepio sotterraneo con personaggi animati a grandezza naturale nella suggestiva grande grotta di origine etrusca del Pozzo delle Cava. A Città di Castello c’è la XVI Mostra Internazionale di Arte Presepiale con 200 espositori.
Ad Amelia, nella cattedrale è allestito un presepe permanente realizzato dall’artista Carlo Chiappafreddo mentre al Convento SS. Annunciata, visitabile sempre tutto l”anno quello dello spagnolo Juan Maria Oliva.
A Città della Pieve, nei sotterranei del Palazzo della Corgna, si tiene il presepe monumentale, una tradizione che si tramanda da oltre trent’anni.
A Massa Martana dal 24 dicembre il Natale avrà il singolare presepe di ghiaccio, quest’anno dedicato alla Beata Madre Speranza.
Ad Assisi i presepi saranno in ogni dove, nel centro cittadino come in periferia ma assolutamente da non perdere è la mostra “Tutti i presepi del Mondo” alla Porziuncola di Santa Maria degli Angeli di Assisi. Altra meraviglia il presepe monumentale nel prato della Basilica di San Francesco ad Assisi con personaggi in terracotta a grandezza naturale.
Le luci fanno parte del Natale sarà anche così a Spoleto nel centro storico e a Gubbio e Terni grazie anche a due “simboli” conosciuti in tutto il mondo.
A Gubbio sulle pendici del monte Ingino torna il più grande albero di Natale del mondo: oltre 300 sorgenti luminose collegate da 8.500 metri di cavi elettrici.
A Miranda, frazione di Terni, c’è la maxi “stella” cometa – 105 metri di diametro, 350 metri di coda per una superficie complessiva di 30.000 metri quadrati – la più grande al mondo nel suo genere. Ci sono le luci artificiali e quelle naturali, dei fuochi. I “focaracci” o “Fuochi della Venuta”, nella Valnerina, sono un momento di grande suggestione per celebrare la Traslazione della Santa Casa della Vergine di Nazareth nel 1294, quando i musulmani occuparono la città e gli angeli, secondo la tradizione locale, rimossero la costruzione e la trasferirono in volo fino a Recanati. Particolarmente suggestivo poi il Focone di Monteleone che si svolge nella piazza medievale il 9
dicembre. Grandi falò anche a Norcia con la Festa delle Campane.