Grande successo a Gualdo Tadino, presso la Chiesa Monumentale di San Francesco, per la presentazione dell’ultimo volume di Vittorio Sgarbi “Dal cielo alla terra. Da Michelangelo a Caravaggio: il tesoro d’Italia III“.
La manifestazione, a cura del Polo Museale con la collaborazione del Comune, è stata accolta da un tutto esaurito e si è conclusa con un lungo scroscio di applausi. Il pubblico è rimasto letteralmente incantato per quella che è sembrata essere a tutti gli effetti una lectio magistralis ben incentrata sui nostri tempi: dai drammatici fatti di terrorismo, per passare alla beatitudine e alla inalienabilità dell’arte, che prolunga l’esistenza anche del genio stesso che l’ha prodotta, per arrivare all’importanza delle radici identitarie e di appartenenza di ogni cittadino, come nell’esempio delle preziose opere che da Gualdo Tadino, piccola città dell’Umbria, sono volate ad Expo, raggiungendo così milioni di visitatori.
Ma la vera notizia della serata è stata la conferma, sottolineata con orgoglio anche da Catia Monacelli, Direttore del Polo Museale, che “L’albero della vita” di Matteo da Gualdo, definito dal critico “un’opera insieme assoluta e primitiva”, a breve sarà anche protagonista del Giubileo, in una sorta di nuovo Tesoro d’Italia, che da Expo, con una selezione principalmente delle opere a carattere religioso, trasmigrerà a Roma.
Non sono infine mancati, durante la serata, alcuni colpi di scena, in particolare quando il primo cittadino Massimiliano Presciutti, ha consegnato a sorpresa e con il coinvolgimento di Vittorio Sgarbi, un riconoscimento speciale al Comando della Stazione dei Carabinieri di Gualdo Tadino, nella persona del Maresciallo Simone Mattei, per avere recuperato da un furto recentemente avvenuto due preziosi documenti storici della città: il laudario lirico della Confraternita di Santa Maria dei Raccomandati e l’antico Statuto Comunale.