"250 euro al mese per controllare glicemia a mio figlio, intervenga il ministero" - Tuttoggi.info

“250 euro al mese per controllare glicemia a mio figlio, intervenga il ministero”

Jacopo Brugalossi

“250 euro al mese per controllare glicemia a mio figlio, intervenga il ministero”

L'appello di un papà di Spoleto con un figlio di 7 anni affetto da diabete "Con la mia petizione spero di aiutare tante famiglie"
Lun, 26/01/2015 - 21:15

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Costretto a spendere 250 euro al mese per misurare la glicemia al figlio di 7 anni, affetto da diabete di tipo 1. E’ la storia di un papà spoletino che attraverso il sito change.org ha aperto una petizione scrivendo direttamente al ministro della salute Beatrice Lorenzin. “Mio figlio – sottolinea l’uomo – sta imparando a capire le sue crisi, ma è ancora troppo piccolo per gestirle in autonomia, specialmente di notte. Questo mi vede costretto a svegliarmi tutte le notti, più volte, per sottoporlo ad un controllo glicemico”.

Le striscette non bastano – E’ qui che arriva l’accorato appello al ministero. “La mia regione, l’Umbria – prosegue questo papà – mi fornisce 125 confezioni di striscette al mese: mio figlio, però, ha bisogno di almeno otto esami giornalieri, 240 mensili. Una confezione di striscette costa circa 50 euro e ne contiene appena 25: una spesa ingente, sostenuta con difficoltà dalle famiglie che, come la mia, convivono con questa malattia”.

“E’ per tutte le famiglie nella nostra condizione” – Raggiunto telefonicamente da tuttoggi.info Massimo, il papà in questione, ha raccontato come tutto è cominciato. “Mio figlio ha 7 anni ed ha iniziato ad accusare i sintomi del diabete 1 nell’agosto scorso. Ha bisogno di controlli frequenti e i presidi medici che la regione ci fornisce gratuitamente non sono sufficienti. In questi giorni poi ha l’influenza e va spesso in ipoglicemia, quindi siamo costretti ad eseguire controlli quasi ogni ora”. “La petizione – ci tiene a sottolineare Massimo – non riguarda però solo mio figlio, ma è un appello al ministero affinchè uniformi in tutte le regioni la quantità di presidi medici da concedere alle famiglie che sono nella nostra stessa condizione. Da quando ho lanciato la petizione il 13 gennaio – racconta Massimo – ho parlato con persone da ogni parte d’Italia, scoprendo che per esempio in Sicilia la regione concede un numero di strisce superiore all’Umbria, mentre in Emilia Romagna sono di meno. Onestamente non pensavo di suscitare tutto questo interesse con la petizione (che ha già superato quota 1.500 firme), ma sono contento se servirà a fare del bene a tutti”.

Cos’ è il diabete di tipo 1 – E’ una malattia autoimmune che si manifesta in età giovanile, in genere prima dei 20 anni. Chi ne è affetto è costretto a tenere costantemente sotto controllo il proprio livello di glicemia. Una persona adulta è in grado di percepire, quasi sempre da sé, l’imminenza di eventuali crisi iper o ipoglicemiche. Non è lo stesso per un bambino, che ha ancora scarsa consapevolezza della propria malattia: i genitori, o chi per loro, devono dunque sottoporlo a numerosi controlli nel corso della giornata. Il Sistema sanitario nazionale fornisce ai malati presidi medici come aghi, pungi-dito e striscette reattive per il controllo della glicemia. Il quantitativo minimo di materiale da distribuire al paziente è diverso da regione a regione, e sempre insufficiente per i diabetici più giovani (ma spesso anche per gli adulti), che necessitano di test costanti e ripetuti.

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